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Borsa svizzera chiude debole, SMI -0,18%

(Keystone-ATS) Chiusura debole per la Borsa svizzera, con l’indice SMI dei principali titoli che rispetto a ieri ha segnato una flessione dello 0,18% a 8’182,45 punti, mentre l’indice complessivo SPI è arretrato dello 0,28% a quota 8’860,14.

Oggi vi era attesa per le prime decisioni di politica monetaria della BCE dopo il voto britannico sulla Brexit. La Banca centrale europea ha scelto la via della continuità e ha lasciato i tassi invariati. Il presidente Mario Draghi ha ribadito che l’istituto “è pronto a usare tutti gli strumenti disponibili”.

Il Fondo monetario internazionale, in vista del prossimo G20 dei ministri finanziari, ha intanto preparato un documento in cui si afferma che la crescita economica globale “resta debole e fragile”. Sul fronte macro economico da segnalare inoltre il super indice economico americano, salito a giugno sopra le attese.

In Svizzera vi è stata oggi una girandola di aziende che hanno presentato i risultati semestrali. Roche, che ha registrato un aumento di utile e fatturato, non ha convinto del tutto gli investitori e il titolo è scivolato dell’1,19% (a 250.00 franchi). A pesare sono state le incertezze riguardanti la seconda metà dell’anno.

In leggera crescita invece Swatch Group (+0,15% a 261.00 franchi) che in linea con il profit warning degli scorsi giorni ha accusato un forte calo della redditività e del volume d’affari. Le prospettive sono però state giudicate favorevoli e la società ha detto di guardare con fiducia all’immediato futuro. L’ottimismo della dirigenza è però in contrasto con le statistiche sulle esportazioni di orologi, scese nel primo semestre di oltre il 10%.

Quotazioni in decisa progressione (+2,24% a 20.52 franchi) per ABB, che ha archiviato il semestre con profitti e vendite in flessione, ma che è riuscita a migliorare il margine operativo. Il gruppo farmaceutico basilese Actelion, pur registrando un aumento dell’utile del 25%, è sceso vistosamente: -2,19% a 170.00 franchi.

Quanto agli altri principali titoli della borsa, Nestlé è arretrata dello 0,26% (a 77.90 franchi) e neppure Novartis è riuscita a mantenersi a galla (-0,06% a 81.95 franchi). Hanno allungato il passo Credit Suisse (+1,59% a 11.53 franchi) e Julius Bär (+0,65% a 40.29 franchi) e pure UBS ha chiuso sopra la soglia della parità (+0,08% a 13.13 franchi). Tutti di segno negativo viceversa gli assicurativi: Swiss Re ha ceduto lo 0,66% (a 83.15 franchi), Swiss Life lo 0,68% (a 220.30 franchi) e Zurich Insurance lo 0,21% (a 233.70 franchi)

Sul mercato allargato Galenica ha reso noto di aver lanciato un’offerta pubblica d’acquisto da 1,5 miliardi di dollari sulla società americana Relypsa: il prezzo è stato giudicato troppo alto e il titolo ha perso il 10,98% (a 1’216.00 franchi). Temenos, che ieri sera ha annunciato risultati trimestrali in forte crescita, è salita del 4,65% (a 56.30 franchi). Leonteq, che nei primi sei mesi dell’anno ha aumentato i ricavi pur rallentando sul fronte della redditività, ha messo a segno un progresso del 6,86% (a 75.55 franchi franchi).

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