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Borsa svizzera chiude negativa, SMI -0,66%

(Keystone-ATS) Giornata in saliscendi per la Borsa svizzera, che dopo una fase di recupero ha concluso in territorio negativo con l’indice SMI dei titoli guida in flessione dello 0,66% a quota 7’885,85, mentre l’indice globale SPI è arretrato dello 0,40% a 8’527,73 punti.

Hanno pesato sull’andamento degli affari UBS, negoziata senza cedola del dividendo, e risultati aziendali giudicati in parte deludenti. Gli analisti spiegano peraltro che le contrattazioni saranno sempre più influenzate dall’imminente voto nel Regno Unito su un’eventuale uscita del paese dall’Unione europea.

Gli investitori si troveranno infatti in un’atmosfera di crescente incertezza, che potrebbe raffreddare i mercati. Al riguardo la Banca d’Inghilterra ha alzato i toni affermando che un possibile voto positivo al referendum sulla ‘Brexit’ potrebbe innescare una fase recessiva.

Sul fronte interno al centro dell’attenzione vi è stata Zurich Insurance che ha annunciato utili trimestrali in calo del 28% su base annua, a 875 milioni di dollari, a causa in particolare dei costi di ristrutturazione del comparto assicurazione danni. Il dato è comunque risultato molto migliore delle aspettative degli specialisti e il titolo in borsa ha fatto un balzo del 6,56% (a 230.50 franchi).

Deludente invece la performance annunciata da Swiss Life, che nei primi tre mesi dell’anno ha registrato una flessione dei premi incassati del 10% rispetto al 2015, a 6,7 miliardi di franchi, un dato inferiore alle previsioni: l’azione ha fatto un passo indietro dell’1,90% (a 237.40 franchi).

In arretramento (-1,36% a 43.47 franchi) pure il gigante del cemento LafargeHolcim, che nel primo trimestre ha subito una perdita di 47 milioni di franchi, a fronte di un utile netto di 275 milioni di franchi realizzato un anno prima.

La performance peggiore (-5,94% a 14.57 franchi) è toccata a UBS, negoziata senza la cedola, ma nemmeno gli altri istituti bancari hanno brillato: Credit Suisse è scesa dell’1,61% (a 13.46 franchi) e Julius Bär dello 0,89% (a 38.95 franchi).

Tra i pesi massimi difensivi il colosso della farmaceutica Novartis è scivolata dello 0,89% (a 72.60 franchi) e la concorrente Roche dello 0,49% (a 242.80 franchi). Non è riuscito a mantenersi a galla nemmeno il gigante dell’alimentazione Nestlé (-0,21% a 72.60 franchi).

La tendenza al ribasso ha investito tutti i valori più esposti ai cicli congiunturali – ad eccezione di Geberit (+0,27% a 369.40 franchi) – così come il segmento del lusso (Swatch -2,23% a 315.10 franchi; Richemont -2,57% a 60.55 franchi).

Sul mercato allargato Sunrise è stato interessato dagli ordini di acquisto (+5,37% a 61.80 franchi), dopo che nel primo trimestre 2016 è tornata nelle cifre nere. La concorrente Swisscom, sul mercato principale, ha allungato il passo dello 0,71% a (484.50 franchi).

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