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Borsa svizzera chiude positiva, SMI +090%

(Keystone-ATS) La borsa svizzera ha chiuso l’ultima seduta della settimana in territorio positivo con l’indice SMI dei titoli guida in progresso dell’0,90% rispetto a ieri a 8’350,84 punti, mentre l’indice complessivo SPI ha allungato il passo dello 0,83% a quota 9’132,14.

Lo SMI è quindi riuscito a recuperare la soglia degli 8’300 punti, abbandonata ieri, sospinto dai pesi massimi difensivi e dalle banche.

Sul piano macro economico oggi sono state rese note le statistiche sull’occupazione negli Stati Uniti. In totale l’economia americana ha creato in gennaio 227.000 posti di lavoro, sopra le attese degli analisti che scommettevano su 180.000. Il dato, l’ultimo dell’era Obama, mostra che il presidente Donald Trump ha ereditato un mercato del lavoro in salute, che continua a crescere.

I presupposti per un aumento dei tassi ci sarebbero, ha detto al riguardo un analista, ma probabilmente la Fed vuole rimanere prudente in attesa di conoscere meglio la politica economica della nuova amministrazione Usa.

Sulla piazza zurighese hanno dato una spinta al mercato il colosso dell’alimentare Nestlé (+1,18% a 72.85 franchi), così come i farmaceutici Novartis (+1,18% a 72.95 franchi) e Roche (+0,99% a 235.80 franchi), nei giorni scorsi molto volatili.

Bene anche le banche, con UBS che è salita dell’1,85% (a 16.00 franchi), Credit Suisse dell’1,75% (a 15.08 franchi) e Julius Bär dello 0,99% (a 46.75 franchi). Credit Suisse ieri aveva ceduto terreno dopo i deboli risultati annuali di Deutsche Bank.

Syngenta, che secondo informazioni insider potrebbe aver ricevuto il via libera della Commissione europea alla fusione con ChemCina, è scivolata sotto soglia della parità (-0,47% a 424.70 franchi).

Nel segmento del lusso i riflettori sono stati puntati su Swatch, che ieri ha annunciato risultati aziendali in netto calo. In un’intervista pubblicata stamane il CEO Nick Hayek si è detto comunque fiducioso e ha pronosticato per l’anno in corso una crescita del 7-10%, alimentata dalla ripresa degli affari in Cina.I mercati hanno giudicato le previsioni eccessivamente ottimistiche e il titolo in borsa ha perso l’1,89% (a 347.50 franchi), trascinando con sé la concorrente Richemont (-0,40% a 75.55 franchi).

Tra i titoli ciclici si è messa in evidenza LafargeHolcim (+1,47% a 55.05 franchi), che ha fatto meglio di Geberit (+0,33% a 422.20 franchi) e ABB (+0,09% a 23.45 franchi). In difficoltà Adecco (-0,28% a 70.95 franchi).

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