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Brasile: crollo diga, nessun accordo su risarcimenti a vittime

Ancora nessun accordo sul risarcimento KEYSTONE/EPA EFE/ANTONIO LACERDA sda-ats

(Keystone-ATS) In Brasile, il secondo incontro tra la compagnia Vale e gli enti pubblici statali e federali, per determinare le misure di risarcimento di emergenza per le persone colpite dal disastro, si è concluso con un nulla di fatto. Lo riporta il sito Uol.

La settimana scorsa, Vale – proprietaria della diga a Brumadinho che è crollata il mese scorso provocando almeno 166 morti e 147 dispersi – aveva chiesto tempo per valutare le richieste, che includono il pagamento mensile di emergenza di una cifra equivalente a un salario minimo per adulto, metà salario minimo per adolescente, un quarto del salario minimo per bambino, insieme al valore di un paniere di base per famiglia.

Fino ad oggi, i punti di disaccordo non sono chiari, ma il procuratore federale Edmundo Antonio Dias ha dichiarato che uno di questi è la durata del pagamento di tali misure di emergenza alle persone colpite. Dias ha riconosciuto che l’accordo deve essere chiuso con più rapidità, e che “se non ci sarà un’intesa, il giudice dovrà prendere una decisione”.

La polizia brasiliana ha arrestato oggi otto dirigenti della compagnia mineraria Vale, tra cui un sospettato di aver fatto pressione sugli ingegneri per emettere un parere positivo sulla situazione della diga, nonostante ci fossero segnali di danneggiamento. Il giudice che ha autorizzato gli arresti sostiene che gli otto dirigenti avrebbero potuto evitare quasi tutte le vittime dell’incidente.

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