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Carenza di insegnati diplomati, particolarmente marcata in Ticino

Carenza di docenti diplomati nelle scuole KEYSTONE/PETER SCHNEIDER sda-ats

(Keystone-ATS) La carenza di docenti diplomati nelle scuole dell’obbligo spinge molti istituti a far capo a persone poco qualificate, come stagisti o studenti.

La situazione è particolarmente critica in Ticino e in Svizzera romanda, dove solo il 9% dei direttori è riuscito ad attribuire tutti i posti vacanti a insegnanti diplomati.

Lo ha indicato all’ats Christian Berdoz, direttore della Conferenza latina dei responsabili di istituti scolastici della scuola dell’obbligo (Claceso), facendo riferimento a una notizia pubblicata oggi da Le Matin Dimanche.

La situazione è migliore nella Svizzera tedesca, dove la penuria è meno marcata e il 17% dei direttori ha trovato docenti con curriculum adeguato. I dati emergono da un sondaggio realizzato presso 1141 responsabili scolastici dalla Claceso e dalla omologa conferenza svizzerotedesca (VSLCH).

La professione non è più in voga come un tempo, ha rilevato Georges Pasquier, presidente del sindacato degli insegnanti romandi (SER). “I docenti della generazione del baby boom vanno in pensione: dovremmo formarne di più, ma le collettività pubbliche operano tagli al bilancio”.

Classi raggruppate, soppressione delle misure per facilitare l’integrazione degli allievi con necessità particolari e rinvio della ristrutturazione delle infrastrutture causano un deterioramento delle condizioni di lavoro degli insegnanti, rileva la Claceso.

Inoltre, gli stipendi variano da un cantone all’altro. “Per rendere più attrattiva la professione bisognerebbe armonizzare la griglia salariale”, conclude la Conferenza.

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