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CF: diritti politici degli svizzeri all’estero non restrittivi

(Keystone-ATS) I diritti politici degli Svizzeri all’estero sono vicini ai bisogni dei cittadini e non sono restrittivi, secondo il Consiglio federale.

Il rapporto presentato oggi sulle pratiche di vari Paesi europei in materia di diritti degli espatriati dovrà servire quale base al dibattito che si terrà alla Camere federali.

Gli Svizzeri residenti all’estero possono votare per corrispondenza dal 1992 e alcuni cantoni offrono attualmente anche la possibilità di esprimersi via Internet. Hanno diritto di partecipare alle votazioni federali, alle elezioni per il Consiglio Nazionale e possono firmare iniziative e referendum. Possono essere eletti al Consiglio federale, al Nazionale, al Tribunale federale e in alcuni cantoni hanno diritti anche a livello cantonale e comunale.

Nonostante all’estero vivono 762’000 persone con il passaporto rossocrociato, attualmente in parlamento attualmente siede tuttavia un solo espatriato: l’ex ambasciatore e consigliere nazionale Tim Guldimann (PS/ZH), residente a Berlino.

Gli Svizzeri all’estero sono quindi poco rappresentati alle Camere federali rispetto a quanto avviene in altri Paesi, come la Francia (12 senatori e 11 deputati in provenienza dall’estero) o l’Italia (12 deputati e 6 senatori).

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