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CF: respinta iniziativa “Più abitazioni a prezzi accessibili”

CF: respinta iniziativa "Più abitazioni a prezzi accessibili" (foto d'archivio) KEYSTONE/MARCEL BIERI sda-ats

(Keystone-ATS) Il Consiglio federale respinge l’iniziativa popolare “Più abitazioni a prezzi accessibili”. Al Parlamento verrà tuttavia sottoposto un aumento dei crediti a favore dell’edilizia abitativa di utilità pubblica. Immediata la reazione dell’Associazione Svizzera Inquilini.

Il Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca è stato oggi incaricato di elaborare una proposta in tal senso, da porre in consultazione.

Gli obiettivi e gli strumenti richiesti con l’iniziativa dell’Associazione svizzera inquilini (ASI) non sono né realistici né conformi alle esigenze del mercato, secondo il Consiglio federale.

L’esecutivo è comunque consapevole che per i cittadini la questione abitativa è molto importante e che diverse categorie sociali fanno ancora fatica a trovare alloggi adeguati e a prezzi sostenibili. Per questo, pur respingendo il testo, ha deciso di stanziare un credito quadro destinato alla concessione di mutui ai committenti di utilità pubblica.

Il testo invita Confederazione e Cantoni a “promuovere la costruzione di alloggi a pigione moderata e a evitare progetti speculativi sul poco spazio edificabile rimasto”. Inoltre, chiede di aumentare il numero di abitazioni di pubblica utilità.

L’Associazione Svizzera Inquilini (ASI), che aveva promosso l’iniziativa, ha reagito accusando il Consiglio federale di “lavarsene le mani” e “ignorare le difficoltà di una grande fetta della popolazione”.

Mentre gli inquilini negli agglomerati faticano a trovare un appartamento con un affitto sopportabile e devono sborsare sempre di più per l’alloggio – scrive in un comunicato l’ASI – il governo ancora una volta non manifesta “nessuna volontà di porre rimedio in modo efficace al problema dell’alloggio”.

Affitti elevati, aumenti ingiustificati ad ogni cambio d’inquilino e redditi esagerati “sono il risultato di un mercato immobiliare dove gli investitori cercano il massimo del profitto”. Malgrado, in questi ultimi anni i tassi d’interessi si siano dimezzati, un’economia domestica per avere un tetto versa oggi in media 200 franchi al mese in più rispetto al 2008.

Il gruppo di lavoro sull’alloggio che riunisce Città, Cantoni e Confederazione – rammenta l’ASI – ha recentemente raccomandato un diritto di prelazione in favore dei cantoni e dei comuni, in particolare in caso di vendita dei terreni delle FFS. Il governo “non intende decisamente fare un passo nella direzione di favorire più alloggi accessibili e dare così ascolto alla stragrande maggioranza dei cittadini”.

Il Consiglio federale “si limita a parlare di un nuovo credito quadro per i fondi di rotazione, certamente opportuno (…), ma comunque ampiamente insufficiente”.

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