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CN: 13,560 miliardi all’agricoltura per il periodo 2018-2021

L'agricoltura non dovrà partecipare ai programmi di risparmio nella misura voluta dal Consiglio federale. Keystone/WALTER BIERI sda-ats

(Keystone-ATS) L’agricoltura non dovrà partecipare ai programmi di risparmio nella misura voluta dal Consiglio federale.

È l’opinione del Consiglio Nazionale, che oggi ha deciso stanziamenti in favore dei contadini per gli anni 2018-2021 dell’ordine di 13,560 miliardi di franchi, allineandosi così agli Stati. In settembre la Camera del popolo era stata ancor più generosa (13,792 miliardi).

Seguendo su tutta la linea la sua commissione preparatoria, il plenum ha optato per stanziamenti pari a 563 milioni di franchi per il miglioramento delle basi di produzione e delle misure sociali, 1,747 miliardi per la promozione della produzione e dello smercio e 11,25 miliardi per il versamento di pagamenti diretti.

In aula questa proposta è stata nettamente preferita – per 152 voti a 30 e 5 astenuti – a quella di una minoranza guidata da Kathrin Bertschi (PVL/BE), che chiedeva una riduzione a 1,730 miliardi di franchi per la promozione della produzione e dello smercio e a 10,985 miliardi per il versamento di pagamenti diretti, come prevedeva il progetto iniziale del Consiglio federale.

Nel suo messaggio al Parlamento il Governo aveva fissato a 13,278 miliardi il limite massimo delle spese per l’agricoltura per gli anni 2018-2021, ossia 514 milioni in meno rispetto al periodo 2014-2017. Il Governo aveva precisato che questa riduzione era dovuta principalmente al Programma di stabilizzazione 2017-2019.

Dal canto suo, in un primo tempo, il Nazionale si era detto favorevole a stanziamenti pari a rispettivamente 798 milioni di franchi (miglioramento produzione e misure sociali), 1,738 miliardi (promozione produzione e smercio) e 11,256 miliardi (pagamenti diretti). La commissione preparatoria si è, in seguito, allineata alla versione meno generosa degli Stati.

Il dossier è pronto per le votazioni finali.

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