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CN: bocciata preferenza nazionale per impieghi nell’amministrazione

Il consigliere nazionale Roger Golay KEYSTONE/ANTHONY ANEX sda-ats

(Keystone-ATS) All’Amministrazione federale e alle imprese controllate dalla Confederazione non va imposto l’obbligo di assumere, “con priorità assoluta”, persone residenti in Svizzera.

Con 103 voti contro 83 e 5 astenuti, il Consiglio nazionale ha bocciato oggi una mozione di Roger Golay (MCG/GE).

Secondo il ginevrino, la misura proposta permetterebbe di diminuire le spese sociali in particolare dei cantoni frontalieri, di sgravare finanziariamente l’assicurazione contro la disoccupazione e di lottare contro la precarietà.

Dopo l’approvazione dell’iniziativa contro l’immigrazione di massa, governo e parlamento hanno già preso misure per favorire i disoccupati residenti, ha replicato il consigliere federale Ueli Maurer. L’esecutivo non ha inoltre le competenze per imporre direttive concernenti il personale alle imprese parastatali come Swisscom, la Posta, FFS o RUAG.

Il ministro delle finanze ha anche ricordato che attualmente meno del 5% del personale della Confederazione è straniero e che tale tasso è rimasto stabile negli ultimi anni. Insomma, per Maurer non si tratta di un problema “né grave, né urgente”. Tale proposta creerebbe solo problemi con l’Ue visto che non è conforme all’Accordo sulla libera circolazione delle persone, ha concluso il consigliere federale.

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