Commissione si oppone all’azzeramento tasso interesse remunerativo
(Keystone-ATS) I contribuenti che pagano l’imposta federale diretta (IFD) in anticipo dovrebbero continuare a essere ricompensati.
Ne è convinta la Commissione delle finanze del Nazionale che si oppone così all’azzeramento del tasso di interesse remunerativo deciso in ottobre dal Dipartimento federale delle finanze (DFF) e sostenuto dal Consiglio federale.
Il 21 ottobre scorso, il DFF aveva deciso di abbassare il tasso dallo 0,25% allo 0,00% a partire dal periodo fiscale 2017. Secondo i servizi di Ueli Maurer, i tassi di interesse negativi hanno indotto negli ultimi anni un numero crescente di contribuenti a pagare l’IFD volontariamente prima della scadenza.
La commissione critica questa decisione, poiché – a suo avviso – viene eliminato l’incentivo per i contribuenti a pagare le loro imposte prima della scadenza. La conseguenza sarà che i pagamenti verranno sempre più spesso rinviati. Per questo essa invita il Consiglio federale a portare nuovamente il tasso di interesse remunerativo allo 0,25%.
Nella sua risposta pubblicata oggi, il Governo difende invece la decisione del DFF. Lo scorso anno, secondo l’esecutivo, i tassi di interesse sui mercati sono rimasti a un livello costantemente basso. Inoltre la Banca nazionale svizzera (BNS) ha prelevato addirittura tassi d’interesse negativi (attualmente fissati al -0,75%). Secondo le più recenti previsioni congiunturali, la situazione non dovrebbe cambiare nei prossimi mesi.
In queste condizioni, i pagamenti anticipati dei contribuenti rappresenterebbero operazioni di perdita per la Confederazione. Non è inoltre opportuno, secondo il Governo, disporre per breve tempo di troppa liquidità.
Il Consiglio federale è infine dell’avviso che con l’adeguamento verso il basso del tasso d’interesse remunerativo non ci si debba attendere ripercussioni negative sull’etica fiscale dei contribuenti. A suo avviso, occorrerà aumentare nuovamente il tasso non appena gli interessi risaliranno.