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Consegnata iniziativa UDC per l’autodeterminazione

Un'immagine della consegna odierna alla Cancelleria federale a Berna dell'iniziativa "Il diritto svizzero anziché giudici stranieri (Iniziativa per l'autodeterminazione)". Keystone/PETER SCHNEIDER sda-ats

(Keystone-ATS) L’Unione democratica di centro (UDC) ha consegnato oggi alla Cancelleria federale la sua iniziativa “Il diritto svizzero anziché giudici stranieri (Iniziativa per l’autodeterminazione)”, ma gli oppositori già si coalizzano e parlano di rischio per i diritti umani.

Il testo, corredato di 116’709 firme, permetterà di mettere in pratica le decisioni di popolo e Cantoni che “i politici rifiutano di applicare invocando il diritto internazionale”, dichiara l’UDC. A titolo esemplificativo, il partito di Christoph Blocher cita le iniziative sull’immigrazione di massa e quella sull’espulsione degli stranieri criminali, o ancora l’articolo sulla protezione delle Alpi.

In sostanza, per l’UDC, l’autodeterminazione legislativa nel nostro Paese è costantemente minacciata e i colpevoli sono il Parlamento, il governo, l’Amministrazione, la giustizia e i professori di diritto, i quali hanno costituito “un’alleanza inquietante e sorniona”, al solo scopo di limitare la democrazia diretta.

La Costituzione federale si situerà quindi al di sopra del diritto internazionale. In caso di bisogno, la Svizzera dovrà denunciare i trattati internazionali. La Confederazione dovrà evitare di prendere impegni che contraddicono la nostra carta fondamentale.

Ma già si sono alzate voci critiche e decisamente contrarie all’iniziativa UDC. Tra queste, Amnesty International e Operazione libero, secondo cui il testo rappresenta un attacco frontale ai diritti umani e alla Convenzione europea dei diritti dell’uomo.

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