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Credere a Guglielmo Tell non aiuta a creare impieghi

Peter Grünenfelder KEYSTONE/GAETAN BALLY sda-ats

(Keystone-ATS) Occorre investire nell’eccellenza invece che nelle strutture obsolete, tenendo presente che credere a Guglielmo Tell non aiuta a creare posti di lavoro.

Ne è convinto Peter Grünenfelder, direttore di Avenir Suisse, il laboratorio di idee del mondo economico elvetico, che fustiga l’approccio della Confederazione teso ad aumentare la spesa nell’agricoltura mentre economizza nella formazione.

Sarebbe meglio investire nella formazione, per prepararsi alla quarta rivoluzione industriale, afferma Grünenfelder in un’intervista pubblicata oggi da “Le Temps”. È necessario prevedere quello che succederà fra dieci anni, perché fra poco arriveranno nuove tecnologie.

“Questo complicherà la vita dei difensori dello status quo e di una Svizzera chiusa”, sostiene il direttore della fondazione di tendenza liberista che mira a promuovere il dibattito pubblico su temi legati all’economia. “Con la leggenda di Guglielmo Tell non si crea alcun posto di lavoro”.

Secondo l’ex cancelliere cantonale argoviese occorre mutare approccio. Ad esempio nei trasporti “discutiamo ancora di autostrade a sei corsie invece di prendere l’esempio dall’Inghilterra, che prevede fra qualche anno autostrade riservate a vetture senza conducente”.

Per Grünenfelder bisogna investire di più nei settori che assicurano la prosperità del paese, vale a dire quelli legati alla scienza e all’innovazione.

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