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Cresce l’uso della cintura di sicurezza nei sedili posteriori

Sempre più usata la cintura di sicurezza (foto d'archivio) KEYSTONE/SCHULZ sda-ats

(Keystone-ATS) La cintura di sicurezza è attualmente allacciata dal 94% dei conducenti, ma sui sedili posteriori un passeggero su sette non la usa. È quanto risulta dalla rilevazione effettuata quest’anno dall’Ufficio prevenzione infortuni (upi).

Rispetto al 2015, il tasso di utilizzo tra i guidatori è cresciuto di un punto percentuale, mentre tra coloro che siedono di dietro è passato dal 76% all’84%.

L’obbligo di allacciare le cinture, introdotto nel 1981, viene osservato maggiormente nella Svizzera tedesca (95%), seguita dalla Romandia (92%) e dal Ticino (91%).

Le differenze sono sempre meno marcate anche nell’uso della cintura in base al tipo di strada: in autostrada si allaccia il 97% dei conducenti, sui tratti extraurbani il 94% e nell’abitato il 93%.

Secondo le stime dell’upi, in Svizzera dal 2000 l’uso della cintura di sicurezza – introdotto nel 1994 anche per i passeggeri dei posti posteriori – ha evitato circa 15’000 lesioni gravi e oltre 1800 infortuni mortali.

L’upi conclude quindi che il censimento del 2016 conferma il generale incremento del tasso d’utilizzo della cintura degli anni precedenti. Resta comunque un potenziale di miglioramento, in particolare sulle strade urbane, dove il numero delle vittime tra gli occupanti di veicoli è più del doppio rispetto a quello sulle autostrade.

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