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CSt: mandato a università inglese continua a far discutere

Christian Levrat (foto d'archivio) Keystone/ANTHONY ANEX sda-ats

(Keystone-ATS) Continua a far discutere la decisione della Direzione dello sviluppo e della cooperazione (DSC) di attribuire un mandato a un’università inglese piuttosto che all’Istituto di federalismo (IFF) di Friburgo.

“Se c’è un errore è politico e me ne assumo la responsabilità”, ha detto agli Stati il consigliere federale Didier Burkhalter.

Il mandato, di circa 4 milioni di franchi per un periodo di quattro anni, riguardava democratizzazione, decentralizzazione e governance locale, ed è stato attribuito all’Istituto di studi dello sviluppo dell’Università del Sussex con sede a Brighton, nel Regno Unito.

L’IFF è stato escluso dal processo di selezione perché in due dei tre anni considerati non aveva raggiunto, per poco, il fatturato di almeno 1 milione di franchi svizzeri richiesto per la partecipazione al concorso.

“Un errore scandaloso”, secondo il “senatore” friburghese Beat Vonlanthen (PPD). L’IFF è un partner contrattuale dell’Università di Friburgo e le cifre minime richieste vengono abbondantemente raggiunte grazie ai contributi forniti da quest’ultima. La decisione della DSC è quindi incomprensibile, si legge nel testo dell’interpellanza del consigliere agli Stati.

Vonlanthen ha ricevuto il sostegno dell’altro “senatore” friburghese, il presidente del PS Christian Levrat. Quest’ultimo ha affermato che “bisogna mantenere all’interno della Svizzera le competenze che abbiamo”.

Secondo Burkhalter, però, tutto è stato fatto secondo il diritto in vigore. La DSC ha scelto l’offerta in base al miglior rapporto qualità prezzo. L’IFF avrebbe dovuto presentare il proprio fatturato assieme all’Università di Friburgo.

Si tratta forse di un formalismo, ha riconosciuto il ministro degli affari esteri. “Se c’è un errore è politico e me ne assumo la responsabilità, forse si sarebbe dovuto tenere maggiormente in considerazione la sensibilità di IFF, Università di Friburgo e del Cantone”, ha detto.

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