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Forbes: paperoni si arricchiscono, Gates primo, Bezos terzo

Bill Gates vanta ora un patrimonio di 86 miliardi di dollari, contro i 75 miliardi di un anno fa Keystone/EPA/OLIVIER HOSLET sda-ats

(Keystone-ATS) Bill Gates si conferma per il quarto anno consecutivo l’uomo più ricco del mondo, con una fortuna di 86 miliardi di dollari, in aumento rispetto ai 75 miliardi del 2016.

A incoronare il fondatore di Microsoft è la classifica dei paperoni mondiali del 2017 di Forbes. La medaglia d’argento va a Warren Buffett con 75,6 miliardi di dollari. Jeff Bezos di Amazon conquista, per la prima volta il podio, salendo al terzo posto con 72,8 miliardi di dollari. Completano la top 5 Amancio Ortega, il patron di Zara, con 71,3 miliardi di dollari e Mark Zuckerberg con 56 miliardi di dollari.

“È stato un anno record per i paperoni del mondo, con il numero dei miliardari salito del 13% a 2’043 dai 1’810 dello scorso anno – afferma Forbes -. È la prima volta che la classifica dei miliardari di Forbes supera quota 2’000. La loro fortuna complessiva è di 7’670 miliardi di dollari, il 18% in più rispetto allo scorso anno”.

Ricevuto da Trump

Bill Gate è stato ricevuto oggi alla Casa Bianca dal presidente Donald Trump per discutere i progressi nei programmi per la salute globale e lo sviluppo, come pure per l’educazione nazionale.

Tra i temi sollevati da Gates, aveva anticipato la sua fondazione, “l’indispensabile ruolo che gli Usa hanno giocato nel raggiungere questi risultati”. L’incontro è avvenuto pochi giorni dopo che l’amministrazione Trump ha proposto un bilancio con forti tagli agli aiuti stranieri, nonché all’istruzione nazionale.

Trump più povero dopo elezione

L’aver conquistato la Casa Bianca è tra l’altro costato a Donald Trump 200 milioni di dollari. Secondo Forbes il presidente americano ‘vale’ ora 3,5 miliardi di dollari, ovvero 200 milioni di dollari in meno rispetto a prima delle elezioni. Un impoverimento che lo fa crollare nella classifica dei paperoni mondiali, facendogli perdere 220 posizioni fino a scendere alla 544ma posizione.

A pesare è il rallentamento dei prezzi delle case a Manhattan, dove è concentrata una buona fetta delle sue proprietà. Ma anche i 66 milioni di dollari donati alla campagna elettorale e i 25 milioni di dollari pagati per patteggiare l’azione legale della Trump University.

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