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Francia blinda Euro2016, pronti anche ad attacco chimico

Agenti di polizia hanno utilizzato un robot in occasione di un'esercitazione di sicurezza allo stadio Pierre Mauroy, di Villeneuve d'Ascq. Keystone/AP/MICHEL SPINGLER sda-ats

(Keystone-ATS) Un esercito armato fino ai denti per difendere il pallone, quello degli Europei di calcio che fra 16 giorni cominceranno in Francia, il paese che si considera più nel mirino dei jihadisti.

Parigi schiera 77mila fra poliziotti, gendarmi e uomini dei reparti speciali, 13mila agenti privati e una parte dei 10mila militari in mimetica che si aggirano oggi nelle metropoli. Le teste di cuoio saranno nei ritiri delle squadre, ai campi di allenamento, nelle trasferte.

Il ministro dell’Interno Bernard Cazeneuve, l’uomo che ha dovuto gestire la sicurezza e i flop degli ultimi terribili mesi della Francia, dall’attacco a Charlie Hebdo alla strage parigina del 13 novembre, ha provato a risollevare gli animi annunciando oggi il dispositivo di sicurezza per Euro 2016.

Ma in pochi avevano voglia di sottovalutare i rischi: “La Francia deve restare la Francia – ha esordito – per questo, nonostante il livello elevato della minaccia terrorista che continua a pesare sul nostro paese, eventi di portata internazionale come la COP 21 o il Festival di Cannes si sono svolti regolarmente. Ed è il motivo per cui si svolgerà il Tour de France. E quello per cui si giocherà anche Euro 2016. Perché nessuno, e soprattutto non i terroristi, ci impedirà di continuare a vivere normalmente”.

I volti di sindaci e prefetti presenti al ministero della place Beauvau, proprio di fronte all’Eliseo, quello del presidente della Federcalcio francese Noel Le Graet, del presidente di Euro 2016, Jacques Lambert, erano tesi. Nessuno se la sente più di promettere tranquillità, la Francia – oltre al terrorismo e al conseguente stato d’emergenza – è in preda a una delle sue ricorrenti crisi di rivolta sociale, con scioperi che stanno bloccando i trasporti del paese, raffinerie chiuse e pompe di benzina a secco, da oggi addirittura agitazioni a singhiozzo nella produzione di elettricità e nelle centrali nucleari. A 16 giorni dagli Europei, una situazione che richiede il massimo sforzo per essere affrontata.

Da questo punto di vista, Cazeneuve non ha lesinato i mezzi: “Più di 77mila dipendenti degli Interni saranno mobilitati – ha annunciato – 42mila poliziotti, 30mila gendarmi, 5’200 agenti della protezione civile. Saranno utilizzati anche una parte dei 10mila militari dell’operazione antiterrorismo ‘Sentinelle’, per proteggere infrastrutture e trasporti”. Il quadro sarà completato da 13mila vigili di società di vigilanza private e 1’000 volontari. In totale, più di 90mila persone.

I compiti sono così suddivisi: all’interno degli stadi, mantenere la sicurezza spetterà alla società organizzatrice Euro2016, polizia e gendarmi potranno entrare se necessario. Di norma saranno posizionati fuori dagli impianti per garantire ordine pubblico e intervenire in caso di pericolo. Nei ritiri delle squadre, nei campi di allenamento, negli hotel in cui le nazionali si sposteranno alla vigilia delle partite, sicurezza a carico delle squadre stesse e degli organizzatori. Le forze dello Stato assicureranno la protezione “esterna”. Con agenti ma anche con uomini dei reparti speciali GIGN e RAID, le teste di cuoio antiterrorismo: “Saranno assegnati da 3 a 6 per ogni squadra, secondo il grado di rischio”, ha precisato Lambert, il patron dell’Euro.

La risposta alla domanda “ci può dire quali sono le squadre a rischio?” è stata no, ma l’ANSA ha appreso poi da altre fonti che gli italiani non sono considerati per ora ad alto rischio. Un giudizio che potrà sempre cambiare, quindi le teste di cuoio previste per Buffon e compagni dovrebbero essere al momento 3 o 4.

Il dispositivo dispiegato è impressionante, non mancano artificieri con cani antiesplosivo che “bonificheranno” ogni luogo in cui si sposteranno le squadre, nonché una ‘app’ che il ministero lancerà nei prossimi giorni e con la quale potrà comunicare tramite smartphone situazioni di “pericolo imminente”.

Arriveranno due milioni e mezzo di tifosi, ci sono da proteggere le ‘fan zone’ dove si riuniranno per fare festa, ballare e seguire i match su maxischermo (a Parigi sotto la Tour Eiffel) e non bisognerà dimenticare il rischio hooligan. Una partita rischiosissima, tutta da giocare, con risultato per nulla scontato.

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