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GE: falso allarme all’aeroporto, colpa di una donna

L'aeroporto di Ginevra KEYSTONE/MARTIAL TREZZINI sda-ats

(Keystone-ATS) L’aeroporto di Ginevra è stato sottoposto stamani a controlli rafforzati di identità, ordinati in seguito ad una chiamata anonima che segnalava la presenza di un individuo con una bomba. Il dispositivo è stato revocato in giornata.

Le indagini condotte dalle polizie ginevrina e francese hanno permesso di identificare e interrogare la persona all’origine della chiamata: si tratta di una donna che ha confessato di aver voluto impedire in questo modo la partenza del marito, riferisce in un comunicato il Ministero pubblico di Ginevra.

La donna, residente a Annecy (F), è accusata di pubblica intimidazione. Un procedimento penale nei suoi riguardi è stato avviato in Francia.

Dopo la revoca del dispositivo rafforzato di sicurezza, nel corso del quale sono state verificate le identità di tutte le persone e automobilisti che volevano accedere allo scalo, a Ginevra-Cointrin sarà mantenuta come in precedenza una “presenza rafforzata” delle forze dell’ordine, “dettata dalla situazione internazionale”, indica la polizia ginevrina.

A causa delle misure in vigore, i viaggiatori sono invitati a presentarsi all’aeroporto almeno due ore prima della partenza.

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