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Inaugurato il tunnel di base del San Gottardo

Johann Schneider-Ammann taglia il nastro, il tunnel è aperto! KEYSTONE/POOL REUTERS/RUBEN SPRICH sda-ats

(Keystone-ATS) “Via libera ai treni!”. Così il presidente della Confederazione Johann Schneider-Ammann ha inaugurato alle 12.15 la galleria di base del San Gottardo. Alcune ore dopo, con un taglio simbolico del nastro, l’opera è stata consegnata alle FFS.

È stato lo stesso Schneider-Ammann a tagliare il nastro, davanti a una platea di capi di Stato esteri, dei suoi sei colleghi di governo, di praticamente tutti i parlamentari federali e di altre personalità di spicco. Presenti la cancelliera tedesca Angela Merkel e il presidente francese François Hollande. Il premier italiano ha invece lasciato le festività dopo le foto ufficiali.

La giornata era iniziata con la benedizione dell’opera alla quale hanno partecipato un prete cattolico, una pastora, un imam e un rabbino. Circondati da pareti di cemento e illuminati da alcuni riflettori, i quattro religiosi hanno pregato per viaggiatori e per coloro che in futuro lavoreranno nel tunnel. Presente pure un rappresentante degli atei nella persona di un collaboratore dell’UFT.

Alle 12.07 precise è poi iniziata la cerimonia ufficiale. Il primo a prendere la parola, da Rynächt (UR) nei pressi del portale nord, è stato Schneider-Ammann. “Con il tunnel di base del San Gottardo, si riuniscono i popoli e le economie”, ha dichiarato il presidente della Confederazione sottolineando l’importanza dell’opera, “sia per la Svizzera che per i nostri vicini e il resto del continente”.

“Continuiamo a scrivere la storia”, ha proseguito Schneider-Ammann, rilevando come “l’opera del secolo” è un segnale forte che oltrepassa le frontiere elvetiche. Il presidente della Confederazione ha poi passato la parola a Doris Leuthard, che si è espressa dal versante ticinese del tunnel. La ministra dei trasporti ha dichiarato che “per molto tempo la via del San Gottardo è stata un elemento di divisione più che di unione”.

“Con la prima galleria tutto questo è cambiato da un giorno all’altro – e adesso le distanze tra il Ticino e la Svizzera interna, tra la lingua e la cultura italiana e quella tedesca, tra il Nord e il Sud dell’Europa si accorciano sempre più”, ha aggiunto Leuthard.

La consigliera federale ha inoltre insistito sul carattere europeo del San Gottardo: alla costruzione di quest’opera hanno partecipato lavoratori “dalla Scandinavia alla Sicilia, dal Portogallo alla Polonia, persone da più di una dozzina di Paesi”. Al termine dei discorsi, Schneider-Ammann ha dato il segnale di partenza ai primi due treni che hanno attraversato la galleria. A bordo c’erano 1000 passeggeri estratti a sorte e due classi scolastiche.

Durante il viaggio, ai due siti dove si sono svolti i festeggiamenti – Pollegio e Rynächt – si è tenuto uno spettacolo “ritmato” diretto dal regista tedesco Volker Hesse. Dopo un breve passaggio di una diligenza da un parte all’altra del capannone di Rynächt, comparse vestite da operai si sono dirette verso il palco a piedi e su vagoni merci al ritmo di picconi e macchine da cantiere. Acrobati, musicisti, suonatori di corni delle Alpi, la banda dell’esercito e cori provenienti dalla regione hanno partecipato alla rappresentazione.

Puntuali come un orologio svizzero, al termine dello spettacolo i due treni inaugurali sono usciti dai due portali tra gli applausi delle persone presenti alle feste d’inaugurazione. Nel primo pomeriggio sono poi arrivati a Rynächt i leader europei: Angela Merkel, Matteo Renzi e François Hollande, accompagnati dal nuovo cancelliere austriaco Christian Kern e dal capo del governo del Liechtenstein Adrian Hasler.

Sono poi tutti saliti su un convoglio speciale diretto a Pollegio per la seconda parte della festa d’inaugurazione. Sul treno Schneider-Ammann, Merkel, Hollande e Renzi erano seduti uno accanto all’altro. Arrivati in Ticino, quest’ultimo si è però rapidamente dileguato, lasciando al suo ministro delle infrastrutture e dei trasporti Graziano Delrio il compito di pronunciare il discorso ufficiale a nome dell’Italia.

Ricordando i 740 chilometri di frontiera che la Svizzera e l’Italia condividono e i 70’000 frontalieri attivi soprattutto in Ticino, Delrio ha sostenuto che “in una fase complessa della storia europea, la Svizzera anziché alzare i muri lancia un messaggio di apertura”.

E di apertura ha parlato anche Angela Merkel: il tunnel “accelera la collaborazione e cambia il modo di vivere in Europa”. “Con la galleria si avvicinano il Sud al Nord, il Mediterraneo al Mare del Nord, Fellini a Goethe, Monteverdi a Bach, la Tarantella alle danze bavaresi, la Montanara al Gloria”.

La Cancelliera non ha poi nascosto che in Germania c’è ancora molto da fare per completare i raccordi: “abbiamo creato il cuore, ora manca l’aorta”, ha concluso Merkel.

François Hollande ha da parte sua evidenziato l’aspetto simbolico dell’unione che le grandi opere permettono di creare. “Venti anni fa è stato aperto il tunnel sotto la Manica. Nessuno pensava fosse possibile, ma siamo stati uniti più che mai e spero che i britannici se ne ricordino quando sarà il momento”, ha affermato facendo riferimento alla prossima votazione sulla Brexit.

Per il capo di Stato francese, il San Gottardo simboleggia una certa idea di Europa: “un’Europa che investe, che si prende cura della libera circolazione delle persone e delle merci”. “Siamo nello stesso spazio. Abbiamo le stesse speranze”, ha aggiunto per poi affermare che “la Francia si inchina oggi davanti alla Svizzera”.

Da ultimo si è espresso il presidente della Confederazione Schneider-Ammann secondo il quale “il tunnel è la prova che la Svizzera è un membro della famiglia europea”. La Svizzera, paese sovrano, è pronta ad investire nel futuro del continente. “La linea del San Gottardo che unisce il Nord e il Sud ne è la dimostrazione”, ha aggiunto.

Il presidente della Confederazione ha anche ringraziato gli operai che hanno costruito il tunnel. Ha poi reso omaggio al “padre” delle nuove trasversali alpine, l’ex consigliere federale Adolf Ogi (che a Pollegio era seduto accanto a un altro ex ministro dei trasporti, Moritz Leuenberger, ndr).

Al termine dei discorsi, con il taglio del nastro avvenuto dentro il padiglione dei festeggiamenti, le FFS – rappresentate dal loro presidente della direzione Andreas Meyer – sono ufficialmente entrate in possesso della galleria di base del San Gottardo. Da questo momento è quindi l’ex regia ad essere responsabile della messa in esercizio dell’opera.

Finita la cerimonia, Hollande e Merkel, accompagnati da quasi tutti i consiglieri federali (Doris Leuthard è rimasta in Ticino), da Kern e da Hasler, sono risaliti sul treno speciale a destinazione di Rynächt. Prima hanno però avuto il tempo di ammirare sopra le loro teste le prestazioni della Patrouille Suisse.

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