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Innosuisse deve assumere rischi, secondo André Kudelski

Andre Kudelski, presidente del CdA di Innosuisse KEYSTONE/ANTHONY ANEX sda-ats

(Keystone-ATS) Innosuisse, la nuova agenzia federale per la promozione dell’innovazione, deve avere la possibilità di assumere rischi, secondo André Kudelski, presidente del Consiglio di amministrazione, in un’intervista pubblicata da Le Matin Dimanche.

Con la globalizzazione e la digitalizzazione il mondo evolve ancora più velocemente, ha spiegato l’imprenditore vodese. A suo avviso la Svizzera, in materia di innovazione, è efficace nel portare avanti e migliorare modelli esistenti. “Abbiamo invece maggiori difficoltà quando si stratta di affrontare le problematiche da un punto di vista nuovo o totalmente diverso, inatteso”, secondo Kudelski.

A suo avviso il budget a disposizione, un miliardo di franchi per quattro anni, è adeguato vista la grandezza della Svizzera, ma tenendo conto delle sfide che si dovranno affrontare maggiori mezzi finanziare potrebbero avere effetti positivi.

Secondo Kudelski, le attività di ricerca e sviluppo (R&D) oggi hanno un ruolo ancor più importante delle infrastrutture nel XIX secolo. “Il sapere e la ricerca sono, assieme alla digitalizzazione, la fonte di ricchezza del XXI secolo”.

Innosuisse dal primo gennaio 2018 sostituirà l’attuale Commissione per la tecnologia e l’innovazione (CTI). La sua creazione è stata approvata dal Parlamento federale nel giugno 2016.

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