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Integrazione: il velo integrale può creare problemi, governo

Una turista saudita fotografata in un ristorante di Interlaken lo scorso ottobre KEYSTONE/PETER KLAUNZER sda-ats

(Keystone-ATS) Portare un velo integrale – sia esso un niqab o un burqa – può creare problemi di integrazione. Le conseguenze concrete dipendono però dai singoli casi.

È l’opinione del Consiglio federale, che si è espresso rispondendo a un’interpellanza del “senatore” Andrea Caroni (PLR/AR).

Per quel che riguarda il rilascio o la proroga di un permesso di dimora o domicilio, nella revisione della legge federale sugli stranieri è precisato che occorre tenere conto dell’integrazione. Le autorità competenti devono esaminare in che misura il fatto di portare un velo integrale sia di ostacolo, si legge nella risposta dell’esecutivo.

Discorso simile per la naturalizzazione, poiché per ottenerla è necessario essere integrati con successo. Questo presuppone anche che i richiedenti partecipino alla vita sociale e culturale svizzera, per esempio prendendo parte alla vita associativa o a eventi e festività pubblici, oppure svolgendo attività di volontariato. Anche in questi casi andrà quindi valutato se il velo integrale costituisca un indizio di integrazione insufficiente.

Non ci sono invece in linea di principio problemi per la concessione di prestazioni delle assicurazioni sociali, poiché queste non dipendono dall’abbigliamento. Un ostacolo potrebbe comunque crearsi nel caso in cui il velo ostacolasse o rendesse impossibile il rispetto dell’obbligo di collaborare dell’assicurato, ad esempio sottoporsi a un esame medico indispensabile o permettere la verifica dell’identità.

Riguardo al rapporto con le autorità, il Consiglio federale ricorda che il diritto vigente non tollera la velatura del viso nei contatti all’interno di istituti pubblici. Gli uffici pubblici possono decidere di servire solo persone con il volto scoperto e le scuole possono vietare alle ragazze di coprirsi il volto. Se è interessata la libertà religiosa, i divieti devono soddisfare le condizioni di limitazione dei diritti fondamentali.

Il governo non dispone di dati sul numero di donne che portano un burqa in Svizzera. È importante – viene sottolineato – distinguere tra le turiste straniere e le donne che vivono in Svizzera che indossano il burqa o il niqab. Per quanto riguarda le donne residenti nella Confederazione, tutto porta a credere che il numero di quelle che indossano un velo integrale sia “alquanto esiguo”.

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