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Iraq: tv, forze governative prendono il museo di Mosul

La distruzione delle statue al museo nazionale di Mosul (foto d'archivio) Keystone/AP Militant Video/ sda-ats

(Keystone-ATS) Le forze governative irachene hanno preso il controllo di quel che rimane del museo nazionale di Mosul, nel nord dell’Iraq, teatro nel febbraio del 2015 di distruzioni e saccheggi da parte dell’Isis, ripresi da video che avevano fatto il giro del mondo.

Lo riferisce la tv panaraba al Jazira che cita fonti della sicurezza irachena. “Il museo è distrutto e tutti i manufatti sono stati rubati”, afferma un ufficiale delle forze di sicurezza irachene citato dall’emittente.

Le forze di Baghdad continuano intanto l’offensiva nel cuore di Mosul ovest e nelle ultime ore hanno preso il controllo di alcune ex sedi istituzionali della città contesa.

L’Isis aveva conquistato Mosul nell’estate del 2014. Nel febbraio successivo aveva poi diffuso un video amatoriale in cui mostrava miliziani distruggere statue e altri manufatti perché considerati simbolo dell’idolatria preislamica.

Ma Athil Nujayfi, ex presidente della regione di Ninive, di cui Mosul è capoluogo, aveva però affermato che la maggior parte degli oggetti e delle statue esposte al museo e distrutte nel raid dell’Isis erano delle copie. E che gran parte degli originali erano stati trasferiti al museo di Baghdad dopo la guerra del 2003 e, ancor prima, durante la guerra del Golfo del 1991.

L’assalto dell’Isis al museo di Mosul, inaugurato nel 1952 e ampliato vent’anni dopo, aveva comunque spinto la direttrice dell’Unesco, Irina Bukova, a chiedere una riunione d’urgenza del Consiglio di sicurezza dell’Onu.

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