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La Thailandia ha un nuovo re, è Rama X

Comincia una nuova era. KEYSTONE/EPA FILE/RUNGROJ YONGRIT sda-ats

(Keystone-ATS) Lo strano interregno di quasi due mesi è terminato: la Thailandia ha ora ufficialmente un nuovo re. Vajiralongkorn, figlio del venerato sovrano Bhumibol Adulyadej spentosi lo scorso 13 ottobre, è diventato Rama X..

Lo ha fatto accettando l’invito rivoltogli dall’Assemblea nazionale due giorni fa. Con il Paese ancora nel pieno del lutto nazionale, inizia ora un regno pieno di incognite, che riflettono la personalità stessa del nuovo monarca.

L’annuncio della salita al trono di Vajiralongkorn (64 anni) è stato dato in tarda serata in televisione dal primo ministro Prayuth Chan-ocha, a capo della giunta militare al potere dal colpo di stato del maggio 2014. In un comunicato diffuso dall’ufficio di pubbliche relazione del Palazzo reale, il nuovo re ha dichiarato di voler lavorare “per il beneficio del popolo thailandese”.

L’intera procedura è stata tuttavia di basso profilo, e la stessa incoronazione avverrà verosimilmente non prima della fine del prossimo anno. Bisognerà attendere il termine dell’anno di lutto nazionale e la successiva cremazione di re Bhumibol, la cui salma è tuttora conservata al Palazzo reale e meta di folle di thailandesi in preghiera ogni giorno. Nel frattempo, la gran parte dei thailandesi continua a vestire di nero in segno di lutto, e i ritratti di Bhumibol che adornano Bangkok non sono ancora stati sostituiti da quelli del nuovo sovrano.

Per i thailandesi, che per sette decenni avevano conosciuto un solo re, è davvero l’inizio di una nuova era. In un Paese dove dibattere sulle dinamiche della successione è tabù e l’unico atteggiamento tollerato verso la monarchia è una rispettosa adorazione di un sovrano semi-divino, sul trono siede ora un uomo che per molti sudditi rimane enigmatico e appare distante.

La legge di lesa maestà più severa al mondo impedisce ai giornalisti di riportare anche fatti conclamati, se considerati irrispettosi per la famiglia reale. Non è però un mistero che Vajiralongkorn non gode della smisurata autorità morale del padre, considerato un baluardo della stabilità nazionale in tempi di crisi e un sovrano direttamente impegnato nello sviluppo delle aree rurali, dove si fermava a parlare direttamente con la gente durante i suoi viaggi.

Niente di tutto ciò si applica a Vajiralongkorn. Diplomatosi da un’accademia militare in Australia, ha una fama di eccentrico amante della vita mondana. Con tre matrimoni alle spalle, dai quali ha avuto sei figli, il nuovo re negli ultimi anni ha passato lunghi periodi nella sua villa privata alle porte di Monaco di Baviera, lontano dai riflettori e con decine di aiutanti al seguito. È però anche noto per il suo gusto del lusso, dalle auto sportive agli aerei, che pilota personalmente.

Molto di tutto ciò è noto ai thailandesi solo tramite pettegolezzi, dato che i media nazionali non lo riportano. La macchina della propaganda mediatica thailandese, ora nelle mani di una giunta militare ossessionata dal riportare ordine e stabilità dopo un decennio di profonde divisioni politiche e sociali, è già da oltre un anno in moto per creare consenso attorno al nuovo sovrano.

Ricreare la stessa venerazione che la popolazione provava per Bhumibol, specie ora che i social media hanno aggiunto un elemento di imprevedibilità alla copertura ufficiale, sarà però un compito arduo. Così come sarà per Vajiralongkorn liberarsi dall’ombra del padre, subito assurto a “re dei re” e destinato a rimanere un punto di riferimento inarrivabile.

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