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Maurer critica Obama: ha reso bin Laden un martire

(Keystone-ATS) Il consigliere federale Ueli Maurer muove pesanti critiche al presidente americano Barack Obama in relazione all’uccisione di Osama bin Laden. Egli non avrebbe dovuto annunciare personalmente la morte del capo di al-Qaida, perché così facendo lo ha reso ancor più un martire.

“Un presidente degli Stati Uniti non può annunciare” una cosa simile, ha sostenuto il ministro della difesa in un’intervista pubblicata oggi dal “Sonntag”. In questo modo sembra che negli ultimi decenni bin Laden sia stato il suo grande rivale, ed “eleva il terrorista al suo stesso livello”.

Al capo di al-Qaida viene così attribuita un’importanza che non ha mai avuto: “l’organizzazione terroristica viene trattata praticamente al pari dello Stato più potente al mondo, quasi a dire come suo pendant”, ritiene Maurer. Questi accusa Obama di aver annunciato la morte di bin Laden per ragioni di strategia elettorale.

Maurer parte dal presupposto che vi saranno atti di vendetta. Secondo il ministro della difesa anche la Svizzera non è “un’isola dei beati”: bisogna “davvero prendere in considerazione azioni” terroristiche. Ma rispetto all’estero la Svizzera ha meno possibilità di sorveglianza e una “legislazione relativamente larga”: “possiamo intervenire soltanto quando qualcuno diventa attivo a livello terroristico nel nostro paese”, ha spiegato.

Il suo desiderio sarebbe un legislazione specifica contro il terrorismo, che permetterebbe di sorvegliare preventivamente sospetti, ha affermato Maurer sulle colonne della “SonntagsZeitung”. Non si tratterebbe “di un’azione di spionaggio generalizzato contro la popolazione”: “parliamo di forse cinque azioni all’anno”, ha sostenuto.

Il consigliere federale si attende un aumento del reclutamento di musulmani militanti. Egli è al corrente di svizzeri che si sono fatti addestrare al terrorismo all’estero e di altri che frequentano scuole coraniche. Maurer non ha voluto fornire cifre.

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