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Migranti: Amnesty accusa Australia di ‘torture’ a Nauru

Alcuni ragazzini migranti nel centro di Manus Island, in Papua Nuova Guinea (foto d'archivio). KEYSTONE/EPA AAP/EOIN BLACKWELL sda-ats

(Keystone-ATS) Duro attacco di Amnesty International al governo conservatore australiano.

In un dettagliato rapporto Amnesty lo dichiara responsabile della “tortura deliberata e sistematica” di richiedenti asilo e di profughi, trattenuti a tempo indefinito nel piccolo e remoto Stato-isola di Nauru nel Pacifico.

I ricercatori di Amnesty hanno visitato Nauru in luglio e condotto una serie di interviste con 58 richiedenti asilo e profughi, con abitanti di Nauru e con insegnanti, e altro personale australiano che lavora nel centro di detenzione.

Per fermare i barconi di richiedenti asilo che raggiungevano le sue acque, Canberra ha decretato nel 2013 che nessuno di loro sarebbe più accolto in Australia e che le domande di asilo sarebbero state esaminate a Nauru e sull’isola di Manus, in Papua Nuova Guinea, dove restano in limbo circa 1.400 adulti e bambini.

Nel rapporto ‘L’Isola della Disperazione’, Amnesty descrive il regime offshore come “detenzione in una prigione a cielo aperto” e simile a “tortura”, nel quale i richiedenti asilo – e anche chi è in libertà avendo ottenuto lo status di profugo – vengono aggrediti con impunità dalla popolazione locale. L’organizzazione denuncia che le cure mediche sono inadeguate o non esistenti, e che sono comuni autolesioni e tentativi di suicidio, anche tra bambini.

“Il governo australiano è stato molto chiaro, anche in pubbliche dichiarazioni, sullo scopo di questo sistema, come deterrente verso persone che cercano asilo in Australia – scrive Amnesty -, un sistema instaurato per causare deliberatamene sofferenze, per scoraggiare alcune delle persone più vulnerabili al mondo dal cercare rifugio”.

Il governo di Nauru conferma che sono stati denunciati alla polizia numerosi casi di aggressioni violente e sessuali di richiedenti asilo e di profughi, anche contro bambini, ma in tre anni nessuno è mai stato incriminato. Il rapporto chiede la chiusura immediata dei campi di detenzione a Nauru e sull’isola di Manus.

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