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Nei giorni del virus Dylan regala ai fan nuovo brano

Bob Dylan KEYSTONE/EPA/JIM LO SCALZO sda-ats

(Keystone-ATS) Avrebbe dovuto riprendere il suo “never-ending tour” la prossima settimana in Giappone ma anche lui, come la maggior parte degli americani, è stato costretto a rimanere a casa.

Ed e così che a 78 anni Bob Dylan ha pubblicato sul suo sito web e su Twitter la sua prima canzone originale in otto anni e anche la più lunga di sempre: un regalo ai fan con l’avviso di “restare al sicuro, restare vigili e che Dio sia con voi”.

Il brano inedito di 17 minuti meno tre secondi si intitola “Murder Most Foul” e parte dall’assassinio di John F. Kennedy a Dallas per tracciare un ritratto epico dell’America da allora in declino, in cui le uniche ancore di salvezza sono nella musica: i Beatles, Woodstock, l’età dell’Acquario, Thelonius Monk, Charlie Parker e “all that jazz”, gli Eagles e Steve Nickies.

Non eè chiaro quando la canzone accompagnata da piano, archi e leggerissime percussioni sia stata registrata: nel breve messaggio il premio Pulitzer per la poesia e Nobel per la letteratura indica soltanto: “Un po’ di tempo fa”.

Settimane o mesi? Finora il brano più lungo di Dylan era stato “Highlands” del 1997: 16 minuti e 31 secondi, allora un primato. “Murder Most Foul” è a meta’ reportage, meta’ pensiero magico, libere associazioni e rifermenti al canone della Grande Canzone Americana.

Si parte da Dealey Plaza con una vivida descrizione dell’assassinio. “Novembre 1963…un buon giorno per vivere e un buon giorno per morire”, con il presidente “ucciso come un cane in piena luce” che reclina il capo insanguinato in grembo alla moglie Jackie.

Il tema dell’assassinio di Kennedy appassiona Dylan da allora e sulle varie teorie il cantante fa le sue congetture:(“What is the truth, where did it go? Ask Oswald and Ruby, they ought to know”).

Dylan parte da Dallas ma non ci resta a lungo: tra il fatalistico e il fantasmagorico, offre una rilettura di una gioventù bruciata (la sua, quella dell’America e del mondo) ma anche un omaggio commosso alle vere forme d’arte del suo paese: il jazz, il blues e Hollywood.

L’ultimo album di materiale originale di Dylan, Tempest”, era uscito nel 2013. Al disco erano seguiti gli album di cover “Shadows in the Night” nel 2015, “Fallen Angels” nel 2016 e “Triplicate” nel 2017.

Da allora il cantautore ha fatto uscire tre set di interpretazioni di canzoni del Great American Songbook tra cui “Triplicate’ di tre anni fa. Intanto si rincorrono voci che quest’anno potrebbe uscire un nuovo album di novità. Senza conferme ma “Murder Most Foul” potrebbe essere l’anticipazione.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

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