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No a norma federale contro dissimulazione viso, commissione Stati

L'autore dell'iniziativa parlamentare, il consigliere nazionale Walter Wobmann (UDC/SO). KEYSTONE/PETER KLAUNZER sda-ats

(Keystone-ATS) Non è assolutamente il caso di iscrivere nella Costituzione federale un divieto di dissimulazione del viso analogo a quello introdotto in Ticino.

Lo ribadisce la Commissione delle istituzioni politiche del Consiglio degli Stati (CIP-S), che con 7 voti contro 2 conferma il suo no a un’iniziativa parlamentare in tal senso del consigliere nazionale Walter Wobmann (UDC/SO).

La maggioranza della CIP-S – che si era già espressa un anno fa sul tema – ritiene che non sia “indicato” legiferare a livello federale, considerato che il fenomeno della dissimulazione per motivi religiosi è piuttosto raro.

La competenza per la sicurezza e il disciplinamento del rapporto tra lo Stato e le confessioni religiose è dei Cantoni, ricorda la commissione: essi devono poter continuare a decidere in base alle loro particolari esigenze.

L’iniziativa di Wobmann era stata invece approvata di misura – con 88 voti contro 87 e 10 astenuti – nella sessione autunnale delle Camere dal Consiglio nazionale.

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