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Ogni sette secondi si sposa una ragazza under 15

In India il fenomeno è diffusissimo. KEYSTONE/EPA/DIVYAKANT SOLANKI sda-ats

(Keystone-ATS) È tutt’altro che rosea la condizione delle bambine e delle ragazze nel mondo: ogni sette secondi una ragazza con meno di 15 anni si sposa e oltre un milione di ragazze diventano madri prima di compiere i 15 anni.

Mentre 70.000 ragazze tra i 15 e i 19 anni perdono la vita ogni anno per cause legate alla gravidanza e al parto.

È quanto emerge dal rapporto “Every Last Girl: Free to live, free to learn, free from harm”, pubblicato oggi da Save the Children in occasione della Giornata internazionale delle bambine e delle ragazze.

Le giovanissime che vanno in spose lo fanno spesso con uomini molto più anziani, a causa della povertà e di norme e pratiche sociali discriminatorie. Oggi più di 700 milioni di donne si sono sposate prima dei 18 anni e ogni anno 15 milioni di ragazzine vanno a nozze ancora minorenni, con conseguenze drammatiche sulla loro salute, educazione e sicurezza.

I matrimoni e le gravidanze precoci sono alcuni dei parametri sui quali si basa l’organizzazione per stilare la sua classifica dei Paesi dove bambine e ragazze hanno maggiori opportunità di crescita e sviluppo. In coda alla classifica ci sono soprattutto Paesi africani come Niger, Ciad, Repubblica Centrafricana, Mali e Somalia, che si caratterizzano per numeri molto alti di spose bambine. Gli Stati Uniti non vanno invece oltre la 32esima posizione, in virtù di tassi di mortalità materna e numero di bambini nati da madri adolescenti più alti di quelli di altri Paesi ad alto reddito.

L’India è il Paese con il più alto numero di spose bambine, con il 47% delle ragazze, più di 24,5 milioni, sposate prima di aver compiuto i 18 anni. In India, del resto, così come in Afghanistan, Yemen e Somalia, sono numerosi i casi di spose bambine che hanno meno di 10 anni. Anche guerre e crisi umanitarie contribuiscono ad alimentare il fenomeno: molte ragazze siriane vengono costrette dalle famiglie a sposarsi in tenerissima età, nella convinzione che questo sia l’unico modo per metterle al riparo da violenze e per assicurare loro risorse e mezzi di sostentamento che le stesse famiglie non sono più in grado di garantire. Tra le ragazze siriane rifugiate in Giordania, nel 2013, una su quattro di età compresa tra i 15 e i 17 anni risultava già sposata.

Ogni anno, secondo il rapporto, 16 milioni di ragazze tra i 15 e i 19 anni mettono al mondo un figlio, mentre sono oltre un milione le ragazze che diventano madri prima di compiere i 15 anni. Le complicazioni durante la gravidanza e il parto rappresentano, dopo i suicidi, la seconda causa di morte per le ragazze tra i 15 e i 19 anni, con circa 70.000 ragazzine che perdono la vita ogni anno.

Ancora, nel mondo 30 milioni di bambine rischiano di subire mutilazioni genitali femminili nel prossimo decennio e oltre un terzo delle giovani donne nei Paesi in via di sviluppo è fuori sia dal circuito scolastico che da quello del lavoro formale. In molti Paesi al mondo, infine, le ragazze continuano a non potersi esprimere liberamente e a non essere coinvolte nei processi decisionali pubblici e privati. A livello globale, solo il 23% dei seggi parlamentari è occupato da donne le quali, peraltro, presiedono le Camere dei Parlamenti solo nel 18% dei casi. E a sorpresa, la più alta percentuale di donne in Parlamento si registra in Ruanda (64%).

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