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ONU: monito sulle armi in USA, basta Far West

(Keystone-ATS) Basta Far West in America. A due giorni dal massacro nel club gay di Orlando (Florida) il monito arriva dall’ONU: l’Alto commissario per i diritti umani parla di “attacchi violenti spaventosamente banali”, ma prevenibili se solo ci fossero maggiori controlli.

E Barack Obama, parlando per la seconda volta in due giorni alla nazione in diretta tv dalla Casa Bianca, rilancia la necessità di una stretta senza precedenti sulla vendita di armi, a partire dal bando dei fucili in stile militare.

Del resto quella delle armi da fuoco negli Stati Uniti è una vera e propria emergenza nazionale: un’epidemia che semina 27 morti al giorno, come denuncia il New York Times, che invoca l’approvazione da parte del Congresso di una ‘no buy list’ che indichi le persone alle quali sia vietato vendere pistole e fucili.

“È difficile trovare una giustificazione razionale alla facilità con la quale la gente in America si può procurare armi, fucili d’assalto inclusi, a dispetto di precedenti penali, uso di droghe, passato di violenze, malattie mentali o contatto diretto con gli estremisti americani o stranieri”, accusa l’Alto commissario delle Nazioni Unite Zeid Raad Al Hussein. Duro poi l’attacco a chi fa “una propaganda irresponsabile” con l’argomentazione che più armi a fuoco renderebbero “la società più sicura”.

Obama, evidentemente frustrato dai tanti tentativi falliti di riforma, invoca ancora una volta “norme di buon senso”. E proprio mentre parla si teme un altro bagno di sangue in Texas, dove un uomo armato ha preso alcune persone in ostaggio in un centro commerciale Walmart, sembra in seguito a una disputa sul lavoro. Alla fine viene ucciso dalla polizia.

“Non possiamo prevenire ogni tragedia – ribadisce per l’ennesima volta Obama – ma ci sono possibili regole di senso comune compatibili con il secondo emendamento” della Costituzione, quella sul diritto a portare armi. Per esempio la norma sui ‘background check’, quella che prevede controlli serrati su chi vuole acquistare armi per individuare se abbia precedenti penali o problemi legati a disturbi mentali.

In Congresso intanto, sull’onda dello sdegno per la strage di Orlando, i democratici tentano di introdurre nuovamente il testo che vieta la vendita di armi a chi sia stato sospettato di terrorismo. Un provvedimento in passato bocciato dai repubblicani, così come quello sul bando dei fucili d’assalto e quello sui ‘background check’. Tutte proposte viste come fumo negli occhi, innanzi tutto dalla National Rifle Association (NRA), la potente lobby delle armi.

Questo nonostante i dati ufficiali dell’FBI confermino come gli Usa si trovino di fronte a una vera e propria crisi nazionale che andrebbe affrontata come un’emergenza nazionale. Nel 2014 ci sono state 8124 vittime a causa delle armi da fuoco. E ogni anno – sottolinea il NYT – ci sono 31 vittime ogni milione di americani, una media elevatissima in confronto agli altri Paesi sviluppati. Le statistiche infatti parlano di 2 vittime ogni milione di cittadini in Germania, Austria e Olanda, una vittima su un milione in Polonia e Regno Unito, e addirittura una ogni 10 milioni in Giappone.

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