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Papa: economia e politica si orientino a cura ambiente

Papa Francesco KEYSTONE/AP ANSA/GIORGIO ONORATI sda-ats

(Keystone-ATS) “L’economia e la politica, la società e la cultura non possono essere dominate da una mentalità del breve termine e dalla ricerca di un immediato ritorno finanziario o elettorale.”

Devono essere riorientate verso il bene comune, che comprende sostenibilità e cura del creato, afferma papa Francesco nel suo Messaggio per la Giornata mondiale di preghiera per la cura del creato. Il Pontefice rivolge ai governi e alle realtà economiche un invito esplicito a rispettare gli accordi sul clima raggiunti nella conferenza di Parigi.

“I cambiamenti climatici contribuiscono anche alla straziante crisi dei migranti forzati. I poveri del mondo, che pure sono i meno responsabili dei cambiamenti climatici, sono i più vulnerabili e già ne subiscono gli effetti”, afferma il papa.

“Quando maltrattiamo la natura, maltrattiamo anche gli esseri umani”, dice Francesco, che sulla scorta della sua enciclica Laudato si’, invita ad ascoltare “tanto il grido della terra quanto il grido dei poveri”.

“Dio ci ha fatto dono di un giardino rigoglioso, ma lo stiamo trasformando in una distesa inquinata di ‘macerie, deserti e sporcizia’. Non possiamo arrenderci o essere indifferenti alla perdita della biodiversità e alla distruzione degli ecosistemi, spesso provocate dai nostri comportamenti irresponsabili ed egoistici”, aggiunge.

Secondo Francesco, “il pianeta continua a riscaldarsi, in parte a causa dell’attività umana: il 2015 è stato l’anno più caldo mai registrato e probabilmente il 2016 lo sarà ancora di più”. “Questo – conclude il Pontefice – provoca siccità, inondazioni, incendi ed eventi meteorologici estremi sempre più gravi”.

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