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Più partner per Air Berlin, Governo frena su Lufthansa

Secondo il Governo tedesco Air Berlin non sarà venduta ad un unico acquirente. KEYSTONE/EPA/FRIEDEMANN VOGEL sda-ats

(Keystone-ATS) Air Berlin non sarà venduta ad un unico acquirente. Il Governo di Berlino mette in chiaro che il destino della compagnia low cost tedesca in stato di insolvenza è di finire nelle mani di più acquirenti.

Venderla per intero ad un unico soggetto, infatti, comporterebbe una violazione delle norme sulla concorrenza. Una posizione che di fatto frena gli appetiti di Lufthansa, che fin da subito si è imposta come l’interlocutore privilegiato.

Per sopravvivere Air Berlin ha bisogno di numerosi partner, ha detto il vice ministro dell’economia tedesco Matthias Machnig all’emittente Rbb InfoRadio, scartando la possibilità che possa essere rilevata per intero da Lufthansa o che ci siano offerenti che possano cercare un futuro ‘standalone’ per la compagnia. “Il modello di business di Air Berlin come compagnia aerea autonoma è fallito”, ha detto Machnig, aggiungendo che un acquisto per intero da parte di Lufthansa violerebbe le regole sulla concorrenza.

Lufthansa, che ha iniziato già ieri le trattative, sarebbe interessata alla stragrande maggioranza degli aerei (90 dei 140 velivoli), inclusa l’intera flotta della controllata austriaca Niki. Ma la compagnia di bandiera tedesca non è l’unica ad aver messo gli occhi sulla low cost.

Ieri si è fatta avanti infatti anche Intro-Verwaltungs, la società di investimento guidata dall’imprenditore Hans Rudolf Woehrl (che ad Air Berlin ha venduto nel 2006 la low cost Dba – comprata da British Airways ad 1 euro – e nel 2007 il vettore di voli charter Ltu), che ha detto di essersi unito ad un gruppo di investitori per una proposta di acquisto che manterrebbe la compagnia intera.

Nei giorni scorsi alcune indiscrezioni indicavano anche la low cost inglese EasyJet tra i soggetti in trattativa, mentre la compagnia tedesca Condor del gruppo inglese Thomas Cook ha fatto sapere di essere pronta a giocare un “ruolo attivo” nella ristrutturazione di Air Berlin.

Intanto il Governo di Berlino, che ha concesso un prestito ponte di 150 milioni per garantire i voli fino a novembre, punta a fare presto e, secondo indiscrezioni di stampa, un’intesa potrebbe essere raggiunta già in settimana. Tra i nodi da sciogliere, c’è anche la partita riguardante la controllata austriaca Niki, con i sindacati che parlano di futuro “incerto”, dal momento che non è ancora chiaro se il marchio fondato dall’ex campione di Formula 1 Niki Lauda verrà venduto separatamente.

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