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PLR: delegati discutono risoluzione su Brexit

Stando a Didier Burkhalter il governo intende agire in maniera proattiva e costruttiva in merito ai rapporti con la Gran Bretagna Keystone/ENNIO LEANZA sda-ats

(Keystone-ATS) La Brexit è il grande tema all’ordine del giorno dell’assemblea dei delegati del PLR in corso oggi a Brugg (AG). I vertici del partito hanno sottoposto ai presenti una risoluzione in cui vengono chieste misure per ridurne le conseguenze.

La Svizzera non può partire dal presupposto che trarrà beneficio dalla decisione del popolo britannico, si legge nella risoluzione sulla quale i delegati dovranno votare verso la fine dell’assemblea. Il vigore del franco metterà fortemente sotto pressione la Svizzera, l’economia e i posti di lavoro.

Nel documento viene chiesto di rivedere ed estendere i rapporti con la Gran Bretagna. Le trattative dovrebbero avvenire parallelamente a quelle per l’uscita del paese dall’UE. Per mitigare gli effetti del franco forte il PLR auspica anche misure per l’economia elvetica: il servizio di promozione della piazza svizzera dell’industria esportatrice deve conquistare nuovi mercati, inoltre bisogna affrontare la questione della riduzione della burocrazia e sostenere l’innovazione con un aumento dei crediti.

Nella risoluzione il PLR ribadisce inoltre la sua posizione per quanto concerne la via bilaterale e chiede un’attuazione la più rapida possibile del piano sull’immigrazione, senza tornare al sistema generale di contingentamento.

Le soluzioni istituzionali e l’applicazione dell’articolo costituzionale sul controllo dell’immigrazione vanno elaborati separatamente, si afferma nel documento, in cui un’estensione delle misure d’accompagnamento viene considerata non necessaria.

Nel suo discorso il consigliere federale Didier Burkhalter ha dichiarato che la Brexit solleva numerose domande, per la stessa Gran Bretagna, per l’Unione europea e anche per la Svizzera per quanto riguarda le relazioni con Londra e Bruxelles.

Il governo intende agire in maniera proattiva e costruttiva in merito ai rapporti con la Gran Bretagna, finora regolamentati attraverso l’UE. Burkhalter ha detto di averlo comunicato ieri ai suoi colleghi a Londra. Con un volume di scambi di 20 miliardi di franchi annui e 150 voli al giorno tra i due paesi la Gran Bretagna rappresenta un partner commerciale di enorme importanza per la Svizzera.

Un gruppo di lavoro in seno all’Amministrazione federale si sta occupando di tali questioni già da diversi mesi. Esso, ha aggiunto, sarà ora ampliato per coinvolgere rappresentanti dei Dipartimenti, della rappresentanza elvetica a Bruxelles e dell’ambasciata a Londra.

Per il Consiglio federale è però anche importante concludere i negoziati con l’UE su una soluzione consensuale in relazione dell’attuazione dell’iniziativa sull’immigrazione di massa, ha spiegato Burkhalter. Con la decisione dei britannici ciò è però divenuto ancor più difficile.

Il tema della Brexit è stata affrontata anche dalla presidente del PLR Petra Gössi nel suo primo discorso da quando ha assunto la carica. Ieri l’Europa è stata colpita da un terremoto, ma non si è trattato di un “black friday”, ha sostenuto. La 40enne si è anche detta stupita del coraggio dei britannici. La loro decisione dimostra che le persone vogliono prima di tutto libertà, il valore più importante della nostra società.

Tuttavia anche secondo la Gössi ora per la Svizzera diverrà più difficile trovare un accordo in relazione all’iniziativa sull’immigrazione di massa.

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