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PLR: Schneider-Ammann, Svizzera ha bisogno di riforma imprese

Petra Gössi e Johann Schneider-Ammann oggi a Montreux (VD) Keystone/LAURENT GILLIERON sda-ats

(Keystone-ATS) L’economia svizzera è ben messa: per il terzo anno consecutivo l’offerta di posti di tirocinio è superiore alla domanda. Lo ha affermato il presidente della Confederazione Johann Schneider-Ammann davanti ai 294 delegati del PLR riuniti a Montreux (VD).

Molti paesi ci invidiano a questo proposito, ha aggiunto. La Svizzera deve fare tutto il possibile per mantenere gli accordi bilaterali, perché l’economia elvetica ha bisogno delle migliori condizioni quadro possibili, ha ammonito Schneider-Ammann.

In questo contesto rientra anche l’approvazione alle urne, verosimilmente il prossimo 12 febbraio, della terza riforma dell’imposizione delle imprese (RI imprese III): essa garantirà che le aziende e gli impieghi restino nella Confederazione. Il presidente della Confederazione ha lodato il canton Vaud, la cui popolazione in occasione della votazione dello scorso marzo ha accolto la RI imprese III con l’87,12% di sì.

Poco prima, nel suo discorso davanti ai delegati, la presidente del partito Petra Gössi aveva definito “incomprensibile” l’atteggiamento della sinistra che ha lanciato il referendum. Il PLR “s’impegna per le generazioni future”, vuole assicurare “posti di lavoro per i giovani e per il benessere del paese”. Senza questa riforma, ha avvertito, “ci saranno meno posti di lavoro”.

Oltre a decidere la raccomandazione di voto per la RI imprese III, i delegati presenti si pronunceranno oggi anche sull’iniziativa popolare “Per un abbandono pianificato dell’energia nucleare” in votazione il 27 novembre.

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