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Popolazione ha atteggiamento positivo su minoranze nomadi

Un gruppo della comunità Jenisch gioca alle boccie su un terreno messo loro a disposizione a Yverdon (archivi) KEYSTONE/JEAN-CHRISTOPHE BOTT sda-ats

(Keystone-ATS) La maggioranza della popolazione residente in Svizzera ha un atteggiamento positivo nei confronti dello stile di vita nomade e delle minoranze Jenisch, Sinti e Rom.

È quanto emerge da un’indagine rappresentativa condotta dal Servizio per la lotta al razzismo (SLR) e dall’Ufficio federale di statistica (UST).

Dal sondaggio – condotto su un campione di 3000 persone di età compresa tra i 15 e gli 88 anni – risulta però anche chiaramente che le conoscenze su queste minoranze e il loro stile di vita sono molto scarse, si legge in una nota odierna.

Per la prima volta sono disponibili risultati dettagliati sull’accettazione sociale dei nomadi. Per due terzi degli intervistati (67%) questo stile di vita parte del nostro Paese. Il 56% è dell’avviso che bisognerebbe fare di più per le minoranze che lo praticano, in particolare contro la carenza di aree di sosta.

Gli Jenisch e i Sinti sono oggi accettati in Svizzera. Per il 63% degli interrogati la loro cultura è un arricchimento per il Paese. Tuttavia pochi hanno avuto contatti con queste due minoranze: in tutte le regioni linguistiche soltanto il 10% circa degli interpellati afferma di averne avuti scientemente.

I dati statistici rilevati dall’UST sono stati analizzati in un rapporto del SLR tenendo conto anche di quanto emerso dagli approfonditi colloqui svolti preliminarmente alla rilevazione e delle considerazioni e valutazioni di rappresentanti delle minoranze, precisa il comunicato.

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