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Raid su campo profughi in Siria, “almeno 30 morti”

Un campo profughi nel nord-ovest della Siria è stato bombardato. KEYSTONE/EPA/JAMAL NASRALLAH sda-ats

(Keystone-ATS) Almeno trenta profughi uccisi, tra cui donne e bambini, è il bilancio di un raid aereo che ha colpito un campo nel nord-ovest della Siria, nel giorno in cui ad Aleppo era regnata la calma dopo l’entrata in vigore della tregua decisa da Stati Uniti e Russia.

Fonti della protezione civile siriana di Sarmada, nella regione di Idlib, affermano che “aerei russi hanno colpito tre volte il campo di Kammuna”, poco lontano dal confine turco.

La televisione del network Sham mostra immagini di soccorritori intenti a spegnere le fiamme divampate tra le tende del campo. “Ci sono 20 uccisi e più”, afferma nel filmato un membro della protezione civile di Sarmada. Non è chiaro se i jet che hanno compiuto il raid siano siriani governativi o russi.

In precedenza, i comitati di coordinamento locali, attivisti delle opposizioni siriane, avevano riferito di “almeno 30 morti”. I media controllati dal governo siriano finora non riportano alcuna notizia in merito.

Ad Aleppo oggi si era registrata una calma inusuale dopo due settimane di raid aerei bombardamenti di artiglieria che hanno ucciso più di 280 persone. Si sono registrati attacchi aerei e scontri armati fuori dalla città, e un duplice attacco dinamitardo ha ucciso una decina di persone a est di Homs nella Siria centrale.

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