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Schneider-Ammann a Vienna difende “preferenza nazionale light”

Il consigliere federale Johann Schneider-Ammann (a sinistra) e il ministro dell'economia austriaco Reinhold Mitterlehner (ÖVP). Keystone/APA/HELMUT FOHRINGER sda-ats

(Keystone-ATS) Il presidente della Confederazione Johann Schneider-Ammann ha difeso oggi a Vienna la cosiddetta “preferenza nazionale light” nell’assunzione dei lavoratori.

“Siamo dell’avviso che sia una soluzione compatibile con la libera circolazione delle persone”, ha affermato a una conferenza stampa tenuta in occasione di un incontro con i colleghi ministri dell’economia dei paesi tedescofoni.

Schneider-Ammann ha spiegato la procedura di attuazione dell’iniziativa UDC contro l’immigrazione di massa divenuta articolo della Costituzione federale. La “preferenza nazionale light” adottata dal Consiglio nazionale deve ora passare al vaglio del Consiglio degli Stati.

Essa prevede prima di tutto che il Consiglio federale elabori misure per sfruttare meglio il potenziale di manodopera indigena (cittadini svizzeri e stranieri già domiciliati nel Paese). Se ciò non fosse sufficiente, il governo potrebbe obbligare le imprese a comunicare i posti di lavoro vacanti agli uffici regionali di collocamento.

Il Consiglio degli Stati – ha detto Schneider-Ammann dovrà in particolare chiarire se essa soddisfa le esigenze del testo votato dal popolo il 9 febbraio 2014. “A metà dicembre dovremmo sapere se abbiamo una soluzione che possiamo sottoporre a Bruxelles”, ha detto il consigliere federale.

Alla conferenza stampa è intervenuto anche il ministro dell’economia austriaco Reinhold Mitterlehner (ÖVP). Per l’Austria, ha detto, la posta in gioco è importante visto che conta circa 45’000 frontalieri che lavorano in Svizzera. “Ci aspettiamo che si proceda in un modo obiettivamente razionale”, ha affermato, aggiungendo che l’Austria, “quale partner e paese interessato” conduce colloqui fruttuosi con la Svizzera e la sostiene nelle sue trattative con la Commissione europea.

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