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Secondo esperti la BNS è intervenuta per indebolire il franco

(Keystone-ATS) Il rialzo dei depositi a vista lascia presagire che la Banca nazionale svizzera (BNS) sia intervenuta sui mercati dei cambi la settimana scorsa per contrastare il rafforzamento del franco.

I depositi sono progrediti a 539 miliardi di franchi rispetto ai 535,2 miliardi di sette giorni prima, secondo i dati pubblicati oggi. Il franco si è attestato la settimana scorsa a quota 1,0633 per un euro, sui livelli registrati a giugno con il voto britannico sulla Brexit. Oggi la divisa elvetica è tornata a 1,067 per un euro.

La BNS non ha rilasciato commenti ma operatori ed economisti giudicano probabile che l’istituto sia intervenuto per indebolire il franco.

“Il rialzo dei depositi a vista segnala che la BNS è intervenuta sul mercato dei cambi”, afferma Gero Jung, capo economista presso Mirabaud Asset Management, secondo il quale il franco – malgrado queste iniziative – rimarrà forte. La moneta svizzera dovrebbe terminare l’anno attorno a quota 1,06 per un euro, secondo gli scenari elaborati da Mirabaud.

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