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Siria: De Mistura, tregua regge ma emergenza acqua a Damasco

Staffan de Mistura Keystone/LAURENT GILLIERON sda-ats

(Keystone-ATS) L’inviato speciale Onu per la Siria Staffan De Mistura ha confermato oggi che la tregua, in vigore dal 30 dicembre scorso e concordata da Russia e Turchia, “regge in larga parte, ma con alcune eccezioni”.

Lo riferisce la tv panaraba al Mayadin, vicina all’Iran, citando le dichiarazioni di De Mistura durante la sua conferenza stampa a Ginevra oggi.

L’Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria (Ondus), riferisce dal canto suo di intensi bombardamenti aerei e di artiglieria da parte delle forze lealiste nella regione di Damasco, nel distretto di Wadi Barada, e nelle regioni di Aleppo e Idlib.

Wadi Barada è da giorni al centro dell’attenzione internazionale perché l’enclave ribelle, assediata dagli Hezbollah libanesi filo-iraniani e dalle forze governative, controlla la sorgente d’acqua che serve diversi quartieri di Damasco. E a causa della battaglia in corso, da diversi giorni la capitale soffre di carenza d’acqua.

Su questo, da Ginevra De Mistura ha espresso “preoccupazione” ma ha anche annunciato che a breve sono previsti incontri tra le parti, ad Ankara e a Mosca, per tentare di risolvere la questione di Wadi Barada e dell’approvvigionamento idrico della capitale.

Sempre De Mistura ha confermato quanto anticipato ieri dall’Osservatorio siriano, secondo cui alcune località di Wadi Barada (valle del Barada, il fiume che passa per Damasco) hanno trovato l’accordo con le autorità siriane: l’Ondus affermava che l’accordo prevede la resa dei miliziani in queste località in cambio della cessazione da parte del governo e degli Hezbollah dei bombardamenti aerei e di artiglieria contro le stesse comunità sotto assedio.

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