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Svizzeri all’estero crescono: 775’000 nel 2016

Didier Burkhalter ai 100 anni dell'organizzazione degli Svizzeri all'estero, il 5 agosto 2016 ^100 anni KEYSTONE/MANUEL LOPEZ sda-ats

(Keystone-ATS) Continua a crescere il numero di svizzeri residenti all’estero: a fine 2016 erano in 774’923 ad essere iscritti presso una rappresentanza elvetica. Oltre 200’000 concittadini abitavano in Francia. Seguono Germania, Stati Uniti e Italia.

Lo rileva la statistica pubblicata oggi dal Dipartimento federale degli affari esteri (Dfae).

Nel complesso la comunità degli espatriati con il passaporto rossocrociato è aumentata l’anno scorso di 21’784 persone, con un incremento pari al 2,9%, una percentuale superiore al tasso di crescita media degli anni precedenti, che è stato di circa il 2%. Nel 73,5% dei casi si tratta di persone con la doppia cittadinanza.

In Francia è stata superata per la prima volta la soglia delle 200’000 unità (200’730). In Germania gli svizzeri erano a fine dicembre quasi 90’000, negli USA circa 81’000 e in Italia quasi 52’000. Nella classifica top ten dei paesi preferiti – in cui risiede il 75,5% degli espatriati – seguono Canada (circa 40’000 persone), Gran Bretagna (35’000), Spagna (25’000), Australia (25’000), Israele (19’000) e Austria (16’000).

Nella ripartizione per continenti, al primo posto figura l’Europa, in cui risiede il 62,2% degli espatriati elvetici, in tutto 482’194 persone. Segue l’America con il 23,9% (185’015 persone). Più distanziate l’Asia con il 6,9%, l’Oceania con il 4,2% e l’Africa con il 2,8%.

Osservando l’andamento per regione, la classifica dell’aumento percentuale è guidata dall’Asia con un +4,3%. In Europa sono rilevabili differenze nei tassi di crescita dei singoli Paesi: la Germania (+3,8 %) e il Regno Unito (+4,6 %) registrano un incremento più alto di Francia (+2,5 %) e Italia (+1,8 %).

La Statistica mostra inoltre una crescita netta negli Emirati Arabi Uniti (+8,5 %), in Thailandia (+6,8 %), in Libano e in Marocco (+6,6% entrambi).

Per quanto riguarda l’età, oltre il 21% degli espatriati è minorenne, il 59% appartiene alla fascia di età tra i 18 e i 65 anni e il 19 per cento circa a quella successiva (più di 65 anni). La percentuale di quest’ultima fascia è leggermente più bassa che in Svizzera. In Spagna, una persona su tre nella comunità elvetica ha più di 65 anni, in Thailandia una su quattro. In Israele si riscontra una situazione insolita: quasi uno svizzero su due (il 47%) è minorenne.

Più della metà dei membri maggiorenni della comunità svizzera all’estero è di sesso femminile: nel 2016 le donne erano il 56%. Questo dato continua comunque a calare, lentamente ma costantemente: nel 2007 è sceso per la prima volta sotto il 58% e nel 2011 sotto il 57%. La percentuale resta superiore a quella che si registra in Svizzera.

Le persone con la doppia cittadinanza risiedono soprattutto in Europa (dove sono il 73,7%), nell’America del Nord e del Sud (77,2%) e in Oceania (78,3%), mentre raggiungono appena il 60% in Asia. In Argentina sono 92 su 100 i titolari del doppio passaporto, in Cile e in Turchia l’88%. In Francia, il Paese che accoglie la più numerosa comunità svizzera all’estero, l’83% ha più di una cittadinanza.

A seguito di un cambiamento – con conseguente modernizzazione – del sistema di registrazione, nelle nuove statistiche le cifre dell’anno precedente sono costantemente aggiornate. Per tale motivo, le cifre per il 2015 riportate a titolo comparativo divergono lievemente rispetto alle cifre pubblicate a inizio 2016 con la statistica per il 2015.

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