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Turchia, ora pugno di ferro di Erdogan

Erdogan più forte che mai in Turchia KEYSTONE/EPA/STR sda-ats

(Keystone-ATS) Pugno di ferro di Erdogan dopo il fallito golpe in Turchia, con migliaia di arresti, giudici rimossi e tensione con gli Stati Uniti.

Potrebbero arrivare a circa 300 i morti: 265 vittime accertate e oltre 1.400 feriti. Arrestati un giudice della Corte Costituzionale e una decina di magistrati della Suprema corte amministrativa, accusati di essere legati alla rete del magnate e imam Fethullah Gulen, considerato la mente del colpo di Stato.

Tensione con gli Usa. Erdogan, che ha sventato il golpe facendo appello ai suoi via Facetime, minaccia vendetta: “Pagheranno duramente”.

Migliaia in piazza ieri sera in tutta la Turchia per festeggiare il fallimento del golpe tentato dall’esercito. Così il popolo turco ha risposto all’appello di Erdogan per “difendere la democrazia”. Una folla ha sfilato e cantato per le strade di Istanbul, sventolando le bandiere nazionali.

Manifestazioni anche ad Ankara, Izmir e Erzincan, nel nord-est del Paese. Oggi, intanto, ci sarà la riunione di emergenza del governo turco, come annunciato dal premier Ismail Kahraman, secondo cui “La rivolta è opera di un piccolo gruppo di soldati ma il popolo è con noi”.

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