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UBS: accantonamenti pesano su esercizio 2016

UBS: accantonamenti pesano su esercizio 2016 (foto d'archivio) Keystone/ENNIO LEANZA sda-ats

(Keystone-ATS) Il gruppo UBS ha aumentato gli accantonamenti in relazione ai litigi legati ai mutui subprime negli Stati Uniti, operazione che ha comportato una revisione al ribasso dei risultati 2016.

Lo rileva il rapporto annuale presentato oggi. Dal documento emerge anche che la retribuzione del CEO Sergio Ermotti e i bonus versati ai dipendenti sono calati rispetto all’anno precedente.

A fine di dicembre le riserve per le cause legati ai mutui residenziali RMBS (Residential Mortgage-backed Securities) erano pari a 1’500 milioni di dollari, in aumento di 280 milioni rispetto alla chiusura contabile del 2015, mentre gli accantonamenti globali per vertenze si attestavano a 3’261 milioni.

Il rialzo interviene dopo l’accordo raggiunto nel febbraio 2016 con l’agenzia governativa National Credit Union Association, in seguito a una denuncia presentata a New York, in base al quale la banca si è impegnata a versare 69,8 milioni di dollari.

Rimane ancora aperto invece il contenzioso con la Francia, dove UBS è stata accusata nel 2013 di aver organizzato un esteso sistema di istigazione alla frode fiscale. Nel 2014 l’istituto ha dovuto versare una cauzione di 1,1 miliardi di euro, la cui validità è stata confermata nello scorso gennaio dalla Corte europea dei diritti umani. Secondo voci non confermate UBS per chiudere la vertenza potrebbe essere chiamata a versare 300 milioni di euro.

L’aumento degli accantonamenti ha comportato una revisione verso il basso dei risultati annunciati in gennaio, a 3’204 milioni di franchi (-102 milioni). In discesa anche l’utile ante imposte, da 4’192 a 4’090 milioni.

Il rapporto annuale rivela peraltro i dettagli delle rimunerazioni versate alla direzione e al consiglio di amministrazione. Il CEO Sergio Ermotti nel 2016 ha guadagnato 13,7 milioni di franchi, meno dei 14,2 milioni dell’anno precedente (-4,2%). La parte fissa del salario è rimasta più o meno stabile a 2,8 milioni, mentre quella variabile è scesa del 5,2% a 10,9 milioni.

La busta paga complessiva versata all’insieme della direzione è invece salita del 4,8% a 97,9 milioni, in conseguenza dell’allargamento del comitato esecutivo da 10 a 12 membri.

Il presidente del consiglio di amministrazione Axel Weber ha ricevuto un compenso di 6,1 milioni, a fronte dei 6,0 milioni dell’anno precedente. La banca ha versato all’insieme del cda una somma di 13,2 milioni, in crescita del 3,5% rispetto a 12 mesi prima.

Gli impiegati dovranno viceversa accontentarsi di bonus rivisti drasticamente al ribasso. La somma globale delle retribuzioni legate alle prestazioni è stata tagliata del 17% a 2,92 miliardi di franchi, distribuiti su un numero di beneficiari sceso di 1’300 unità a 47’603 dipendenti. In borsa il titolo UBS sta salendo dell’1,06% in un contesto di mercato leggermente orientato al rialzo.

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