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USA: aviere uccide comandante e si suicida in base militare Texas

(Keystone-ATS) Un militare dell’aeronautica ha sparato al suo comandante e poi si è suicidato nella base di Lackland, ad ovest della città di San Antonio, in Texas. Dopo la sparatoria si è temuto potesse trattarsi di terrorismo ed è iniziata con una vera e propria caccia all’uomo.

Non appena arrivati sul luogo della sparatoria, gli uomini delle forze dell’ordine hanno immediatamente messo in stato di isolamento tutte le scuole vicine, setacciando edificio per edificio l’intera base, a pochi chilometri dalla città, e a tutte le persone al suo interno stato ordinato di mettersi al riparo. Il ‘lockdown’ è terminato soltanto quando il generale di brigata Bob Labrutta ha confermato che non erano stati effettuati arresti è che il pericolo era cessato.

Non si sa ancora quali siano le cause che hanno scatenato la follia omicida del militare, né quali fossero i rapporti tra lui e il suo comandante. L’identità delle due vittime non è ancora stata resa nota. Il generale ha solo confermato che le due vittime sono “di sesso maschile”, e che due pistole Glock sono state trovate in un ufficio a Forbes Hall.

La Lackland Air Force Base è una base dell’aviazione militare statunitense, conosciuta per essere una delle sedi dell’Air Education and Training Command. Ma soprattutto è nota per essere la sede di una rinomata scuola di lingua inglese per stranieri che devono partecipare a corsi presso enti militari. Gli studenti che frequentano la scuola sono quasi mille, mentre la popolazione complessiva della base conta oltre settemila persone.

Quella di questa mattina è l’ultima di una serie di sparatorie in strutture militare del Texas negli ultimi anni. Nel gennaio del 2015 un veterano dell’esercito ed ex impiegato presso la clinica dei veterani a Fort Bliss, El Paso, ha sparato e ucciso uno psicologo, poi si è suicidato. Circa un anno prima, tre soldati sono stati uccisi e 16 feriti da un militare dell’esercito con il grado di Specialist a Fort Hood, il quale poi si è tolto la vita. L’episodio più sanguinoso risale però al 2009, sempre a Fort Hood, quando un maggiore dell’esercito ha ucciso 13 persone e ne ha ferite 31, e per la strage di massa è stato condannato a morte.

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