Prospettive svizzere in 10 lingue

Usa: capo polizia Minneapolis si dimette

La capo della polizia di Minneapolis Janee Harteau (foto d'archivio) Keystone/AP Star Tribune/ELIZABETH FLORES sda-ats

(Keystone-ATS) La capo della polizia di Minneapolis, Janee Harteau, ha annunciato le sue dimissioni in seguito al caso della donna australiana disarmata uccisa da un agente meno di una settimana fa. Lo riferiscono i media americani.

Le dimissioni erano state sollecitate anche dalla sindaca della città, Betsy Hodges.

La vittima, Justine Damond, insegnante di meditazione che avrebbe dovuto sposarsi il mese prossimo, è stata uccisa da un colpo all’addome dopo aver chiamato la polizia temendo un’aggressione sessuale nell’area residenziale in cui viveva.

A sparare il colpo fatale è stato l’agente di origini somale Mohamed Noor, entrato nel corpo di polizia nel 2015 e nei confronti del quale sono state presentate tre denunce, due delle quali ancora aperte. Noor finora si rifiuta di parlare con le autorità e di fornire la sua ricostruzione dei fatti.

L’altro agente in auto con Noor, Matthew Harrity, ha fornito però i suoi dettagli. Lo scorso sabato i due stavano rispondendo alla chiamata di Damond alla polizia di stato. Harrity era al volante dell’auto di servizio. Giunti sul posto e ancora a bordo della loro vettura, i due agenti hanno sentito un forte rumore: a quel punto Noor, seduto sul lato passeggero, ha sparato vedendo Damond dal finestrino. Il colpo ha raggiunto la donna all’addome ed è morta sul colpo. A nulla è valso l’immediato intervento dei due agenti, che l’hanno soccorsa a terra.

I due poliziotti, attualmente sospesi dal servizio, indossavano la mini videocamera che, però, al momento dell’incidente non era accesa: solo dopo lo sparo è stata azionata.

Non è chiaro se Noor e Harrity siano indagati per violazione della politiche vigenti sull’uso delle videocamere, ritenute ormai essenziali dopo le violente proteste contro la polizia di Minneapolis per l’uccisione lo scorso anno dell’afroamericano Philando Castile e nel 2015 di Jamar Clark.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR