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USA: Trump, creeremo ‘zone sicure’ in Siria

Donald Trump ieri all'aeroporto internazionale di Orlando-Melbourne, per il "Make America Great Again Rally". KEYSTONE/AP/CHRIS O'MEARA sda-ats

(Keystone-ATS) La ”sicurezza e’ un diritto civile, e ci batteremo per rendere l’America di nuovo sicura”. Donald Trump difende il bando degli arrivi da sette paesi a maggioranza musulmana e critica la decisione della Corte d’appello di sospenderlo.

Il presidente americano si spinge anche oltre: “voglio realizzare delle ‘zone sicure’, ‘safe zone’ in Siria”, afferma nel corso di un comizio a Melbourne in Florida, sottolineando che i paesi del Golfo pagheranno per queste zone, perché’ i soldi non mancano loro. Nelle ‘safe zone’ i siriani, spiega Trump, potranno restare fino a che il caos nelle loro città non si sarà risolto.

Il bando-bis allo studio sarà più preciso e conciso per evitare nuovi intoppi e problemi giudiziari. La misura, secondo indiscrezioni, riguarda i sette paesi del precedente decreto, ma assicura che non ci siano blocchi per chi e’ in viaggio verso gli Usa quando il decreto entrerà in vigore e dovrebbe escludere dalla stretta i possessori della carta verde. Non e’ ancora chiaro se il provvedimento include anche il bando indefinito ai rifugiati siriani.

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