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Violenti scontri a Berna: teppisti venuti da altre città, Municipio

Un poliziotto presso la Reitschule a Berna dopo una dimostrazione. Keystone/STRINGER sda-ats

(Keystone-ATS) I ripetuti episodi di grave violenza degli scorsi giorni a Berna non sono un problema circoscrivibile alla città federale: varie persone vi si sono recate apposta per provocare disordini da più parti della Svizzera.

Lo ha affermato il municipale responsabile della sicurezza Reto Nause (PPD), interrogato stamani dalla radio svizzero tedesca SRF.

“Abbiamo accertato che l’estrema sinistra violenta di varie città elvetiche si è data appuntamento a Berna con il solo scopo di attaccare la polizia”, ha detto il direttore del Dicastero per la sicurezza, l’ambiente e l’energia durante l’emissione HeuteMorgen.

Come aveva già fatto il Municipio diramando una nota domenica, Nause ha pure difeso l’operato della polizia. A questo proposito ha risposto a critiche quanto all’incapacità delle forze dell’ordine di arrestare gli autori della violenza.

Il fermo dei teppisti dopo il loro rientro alla Reitschule, il centro culturale autonomo da cui erano partite le manifestazioni violente, era impossibile perché nella struttura vi era grande animazione. “È difficile mettere le mani su 50 teppisti in modo pulito e chirurgico”.

Dopo lo svuotamento, mercoledì, di una casa occupata abusivamente, la sera stessa, venerdì e soprattutto sabato, Berna è stata teatro di gravi scontri. Sabato sera almeno undici persone, otto agenti, due dipendenti della polizia dei trasporti e un dimostrante, sono rimasti feriti. La polizia nel frattempo ha aggiornato il numero di persone interrogate: sei dopo i fatti di venerdì sera e dodici dopo le violenze di sabato.

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