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VS: nuova app per rintracciare vittime di catastrofi

(Keystone-ATS) Per rimediare ai problemi di “rintracciabilità” delle vittime in caso di catastrofi, l’Organizzazione cantonale vallesana dei soccorsi (OCVS) ha sviluppato una nuova applicazione informatica. Si tratta di uno strumento unico del genere in Svizzera e nel mondo.

Gli attentati terroristici di Parigi e di Bruxelles hanno dimostrato ancora una volta le difficoltà incontrate dai soccorritori per identificare le vittime di catastrofi maggiori e fornire ai famigliari le informazioni sulle loro condizioni, la loro ubicazione e le cure prestate.

Per rimediare a questi problemi, gli addetti d’ambulanza e informatici vallesani Alexandre Briguet e Mathieu Brocas hanno creato l’applicazione informatica ALMA, che agevola la gestione amministrativa delle vittime, è stato indicato oggi a Sion..

Concretamente, il viso del paziente è fotografato e tutte le fasi del suo smistamento sono registrate tramite un codice QR. Gli operatori coinvolti nelle operazioni di soccorso (polizia, pompieri, personale sanitario) sono dunque in grado di conoscere in tempi reali l’evoluzione del numero delle vittime, i loro parametri medici e la loro localizzazione.

Tramite l’applicazione, gli operatori dispongono anche di una visione globale del luogo in cui è avvenuta la catastrofe, del numero dei soccorritori presenti e del materiale a disposizione. “Si tratta di un netto miglioramento rispetto alla situazione attuale”, ha sottolineato il direttore dell’OCVS Jean-Marc Bellagamba.

Attualmente, i soccorritori appongono una scheda di smistamento attorno al collo dei pazienti. Nell’urgenza, essa è completata soltanto a metà. Lo scambio delle informazioni è effettuato tramite apparecchi telefonici o radiofonici, rapidamente sovraccarichi, rileva Bellagamba.

L’applicazione ALMA sarà utilizzabile dal prossimo autunno e sarà impiegata in tutte le catastrofi (da dieci a venti all’anno) che richiedono in Vallese il ricorso ad una scheda di smistamento delle vittime. La sua messa a punto, durata un anno, ha richiesto un investimento di 100’000 franchi.

Presentata nel quadro della giornata delle centrali 144 in Svizzera, l’applicazione potrebbe interessare altri cantoni, ritiene il direttore dell’OCVS.

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