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UE alla Svizzera: transizione più corta per la Croazia

UE alla Svizzera: transizione più corta per la Croazia (foto simbolica) Keystone/GAETAN BALLY sda-ats

(Keystone-ATS) Dopo averlo rinviato più volte, gli Stati membri dell’Unione europea hanno approvato oggi – senza discussione – il rapporto sulle relazioni con la Svizzera, facendo l’elogio dell’impegno elvetico sui migranti.

Aono stati inoltre elencati i numerosi cantieri aperti tra Bruxelles e Berna.

Tra questi figura l’applicazione dell’iniziativa Contro l’immigrazione di massa e l’estensione della libera circolazione alla Croazia, il più giovane membro dell’UE. Il protocollo è stato ratificato nel dicembre 2016 grazie alla soluzione trovata per l’applicazione dell’iniziativa, ma con due anni e mezzo di ritardo.

Nel rapporto gli Stati UE chiedono alla Svizzera di rivedere la durata del periodo di transizione per la Croazia: si tratta di quote e clausola di salvaguardia negoziate da Berna così come in precedenza con altri Paesi.

L’UE ha ribadito che sorveglierà con attenzione l’applicazione dell’iniziativa Contro l’immigrazione di massa, i cui dettagli dovranno venir trattati a livello delle ordinanze di applicazione.

Il rapporto contiene anche qualche punto positivo, come l’entrata in vigore, il 1. gennaio, dello scambio automatico di informazioni in ambito fiscale. Lodi vengono espresse per la nuova galleria ferroviaria del San Gottardo e per la partecipazione elvetica alle missioni all’estero, ad esempio nel Mali.

Gli Stati dell’Unione sottolineano pure la buona cooperazione di Berna in seno allo Spazio Schengen e a proposito della crisi migratoria si compiacciono per la partecipazione della Svizzera ai programmi europei di ricollocamento dei rifugiati.

L’UE redige ogni due anni un rapporto sulle relazioni con i Paesi dell’Associazione europea di libero scambio (Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera). Quello con Berna avrebbe dovuto venir pubblicato a dicembre, ma la questione dell’immigrazione di massa e poi la riforma dell’imposizione delle imprese lo ha fatto rinviare a oggi.

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