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WEF Davos: rete di sicurezza estesa a tutta la Svizzera

Walter Schlegel: la sicurezza del Forum economico di Davos è un compito di portata nazionale. Al WEF parteciperanno 120 persone che godono di protezione ai sensi del diritto internazionale. KEYSTONE/GIAN EHRENZELLER sda-ats

(Keystone-ATS) L’impegno della polizia e dell’esercito per garantire la sicurezza del WEF di Davos è un compito di portata nazionale, ha detto oggi il comandante della polizia grigionese Walter Schlegel, responsabile della sicurezza, in una conferenza stampa a Davos.

Al WEF parteciperanno 120 persone che godono di protezione ai sensi del diritto internazionale, un numero notevole per polizia e esercito. E la presenza o meno di alcuni “grandi del mondo”, come il presidente americano Donald Trump, non cambia la sostanza, ha sottolineato Walter Schlegel.

Il presidente statunitense quest’anno non potrà presenziare in ragione dello “shutdown” (il blocco delle attività dell’amministrazione federale). Anche la premier britannica Theresa May e il presidente francese Emmanuel Macron hanno cancellato la loro partecipazione al WEF.

Da domani a venerdì a mezzogiorno circa 3000 partecipanti provenienti da 90 paesi si riuniranno nel Centro Congressi di Davos. Per garantire la sicurezza del vertice internazionale saranno impiegate forze di polizia di tutti i cantoni, di alcune città e del Principato del Liechtenstein. Anche le forze armate forniranno supporto per proteggere persone e cose e per sorvegliare lo spazio aereo. Se necessario, potranno essere richiamati in servizio fino a 5000 membri dell’esercito. Il costo dell’operazione ammonta a 32 milioni di franchi, pari a quello dei normali costi di ripetizione.

Lo spazio aereo sarà chiuso al traffico in un raggio di 46 chilometri attorno a Davos e fino a un’altitudine fino a 6000 metri, ha precisato il Comandante del Corpo Aldo Schellenberg. Alla sorveglianza partecipano anche le forze aree di Austria e Italia. Dopo gli attentati di Parigi del 2015, l’allerta per possibili azioni terroristiche è stata aumentata in Svizzera. L’Isis rappresenta attualmente una minaccia, come pure gli atti terroristici in cui un singolo individuo vuole attirare su di sé tutta l’attenzione con un’azione spettacolare.

I costi effettivi della sicurezza finanziati congiuntamente da Confederazione, Cantone dei Grigioni, WEF e Comune di Davos sono limitati a nove milioni di franchi svizzeri. Con o senza il presidente americano Trump è improbabile che vengano superati quest’anno, soprattutto perché il World Economic Forum durerà meno e finirà venerdì a mezzogiorno, ha sottolineato il comandante Schlegel.

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