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Wikileaks: Assange, anche Google e “petrolio” nel mirino

Julian Assange in videoconferenza. Keystone/AP/MARKUS SCHREIBER sda-ats

(Keystone-ATS) Riguarderanno anche il motore di ricerca Google e il “petrolio” le pubblicazioni di Wikileaks di documenti riservati annunciate oggi da Julian Assange nella conferenza stampa tenuta in videoconferenza con Berlino per il decimo anniversario dell’organizzazione.

Assange, il cofondatore di Wikileaks, parlando dal vivo in videoconferenza da Londra, ha annunciato nuove pubblicazioni di documenti segreti ogni settimana per i prossimi mesi.

Assange ha risposto a domande poste in un teatro di Berlino con cui era connesso in video-collegamento dall’ambasciata ecuadoriana a Londra in occasione del del decimo anniversario della registrazione del sito dell’organizzazione che pubblica documenti segreti.

La pubblicazione di nuovo materiale di Wikeleaks si protrarrà per dieci settimane. “Speriamo di pubblicare ogni settimana per le prossime dieci settimane. Abbiamo in programma, ed è un programma veramente duro, di far uscire tutti documenti collegati alle elezioni Usa prima dell’8 novembre. Le prossime serie includono materiale significativo su guerra, armi, petrolio, Google, elezioni Usa”, ha aggiunto. “Inizieremo la prima pubblicazione” già “questa settimana”, ha detto ancora Assange senza precisare meglio giorno e soggetto.

Wikileaks ha pubblicato dieci milioni di documenti in dieci anni. Si tratta di 10 miliardi di parole, in media 3000 documenti al giorno, ha riferito Assange.

Durante l’incontro a distanza nel teatro Volksbühne è stato proiettato un video del 2012 dal titolo “Assassinate Assange” in cui si sosteneva che alti responsabili statunitensi, tra cui Hillary Clinton e Joe Biden, avrebbero chiesto la morte di Assange e l’inserimento di Wikileaks nella lista delle organizzazione terroristiche come sintetizza una didascalia su Youtube.

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