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ZH: moschea Winterthur perquisita, 4 fermi

In questo edificio si trova la moschea Keystone/WALTER BIERI sda-ats

(Keystone-ATS) La polizia ha perquisito stamane la moschea An’Nur di Winterthur, nel canton Zurigo, più volte citata dalla stampa come centro di radicalizzazione islamica. Quattro persone sono state fermate.

La retata è stata condotta insieme alla polizia comunale di Winterthur in accordo con la Procura regionale, ha indicato la polizia cantonale.

Durante la perquisizione della moschea è stato fermato un “presunto imam etiope” sospettato di pubblica istigazione a un crimine. Sono state perquisite anche le abitazioni di altre tre persone, a loro volta fermate, indica in una nota il Ministero pubblico generale del canton Zurigo. I quattro devono ancora essere interrogati dalla Procura.

Sempre stando alla nota, in un sermone tenuto lo scorso 21 ottobre, l’imam in questione avrebbe invitato i fedeli ad uccidere quei musulmani che si rifiutano di partecipare alla preghiera comune all’interno della moschea.

La moschea An’Nur ( in arabo “la luce”) è più volte finita sotto i riflettori della cronaca come luogo di radicalizzazione di giovani andati a combattere nei ranghi dell’Isis. Secondo varie fonti, sarebbero almeno cinque i ragazzi finora partiti dalla città zurighese verso la Siria per la jihad, la guerra santa islamica.

La settimana scorsa si era appreso che moschea dovrà chiudere i battenti a fine anno, perché la società immobiliare proprietaria dell’immobile in cui si trova ha deciso di non rinnovare il contratto di locazione.

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