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Zurigo vuole inasprire l’aiuto sociale

In Svizzera da 250'000 a 300'000 persone beneficiano dell'aiuto sociale, secondo le stime Keystone

In futuro nel canton Zurigo gli abusi nell'aiuto sociale potrebbero essere puniti con una multa. Una novità in Svizzera in discussione anche in altri cantoni.

La Conferenza svizzera delle istituzioni dell’azione sociale la definisce una misura «inutile» dalle conseguenze «assurde». Il problema – sostiene la Conferenza – è altrove.

Giro di vite nel canton Zurigo contro gli abusi nel settore dell’aiuto sociale: il Gran consiglio (parlamento cantonale) ha approvato lunedì, con 89 voti a 58, un progetto che prevede l’applicazione di multe per chi si approfitta dell’assistenza pubblica.

Promotori dell’iniziativa parlamentare sono stati il Partito popolare democratico, il Partito liberale radicale e dell’Unione democratica di centro, con l’appoggio del Partito evangelico. I socialisti si sono opposti, affermando che le sanzioni attualmente in vigore bastano a contrastare il fenomeno degli abusi nel campo dell’aiuto sociale.

Scetticismo

Anche la Conferenza svizzera delle istituzioni dell’azione sociale (COSAS) si è detta «molto scettica» sulla modifica di legge, che definisce «inutile». Le possibilità di lottare contro gli abusi esistono già oggi, ha affermato il segretario generale di COSAS, Ueli Tecklenburg.

Se i beneficiari degli aiuti non cooperano e non si sforzano di trovare un lavoro, la loro rendita viene ridotta per un determinato periodo. Se tacciono dei fatti importanti alle autorità, devono confrontarsi con il codice penale. E se falsificano dei documenti possono essere condannati a pene detentive.

Le multe previste da Zurigo sono problematiche, perché i beneficiari dell’aiuto sociale in generale non hanno i mezzi per pagarle. Verrebbero quindi trasformate in pene detentive.

La COSAS parla di conseguenze «assurde», sia per il processo di reinserimento professionale e sociale, sia per le procedure «superflue» che vengono generate.

Stigmatizzazione

Oltre ad essere inutili, le multe – fa notare ancora la COSAS – «rafforzano l’impressione di abusi generalizzati nell’aiuto sociale» e contribuiscono a «stigmatizzare le persone che vivono nella povertà». I casi di abusi rappresentano al massimo una percentuale dall’1 al 3%, precisa Ueli Tecklenburg

«Non vogliamo minimizzare la questione degli abusi, certo ce ne sono e ce ne sono sempre stati», afferma dal canto suo a swissinfo Rolf Schürmann, del Dipartimento degli affari sociali di Basilea-Città. «Si tratta però di casi isolati, come l’ha dimostrato una recente valutazione del lavoro svolto dagli ispettori sociali di Emmen (il secondo comune più popoloso nel canton Lucerna, ndr), che finora sono riusciti a scoprire solo sette casi di abusi».

«Il problema non sono gli abusi – osserva ancora Tecklenburg -; se le spese dell’aiuto sociale salgono è perché un numero sempre crescente di persone non riesce più a inserirsi nel mercato del lavoro».

Zurigo potrebbe non essere l’unico cantone ad introdurre un simile provvedimento. Negli ultimi mesi in diversi legislativi cantonali sono state depositate iniziative parlamentari in tal senso, afferma la COSAS.

swissinfo e agenzie

In Svizzera il numero di beneficiari dell’aiuto sociale è stimato tra 250’000 e 300’000 persone.
Questa cifra non include però coloro che avrebbero diritto all’aiuto ma non lo richiedono.
La COSAS considera che una persona è povera se guadagna meno di 2’480 franchi al mese.
Questo limite è fissato a 4’600 franchi per una famiglia con due bambini.

In Svizzera, il principio dell’aiuto sociale è iscritto nella Costituzione, ma la sua applicazione è di competenza dei cantoni.

La legislazione elvetica stabilisce che una persona è nel bisogno quando non può sovvenire in maniera sufficiente ai propri bisogni e a quelli della sua famiglia.

Nella pratica, la somma versata varia fortemente da cantone a cantone e addirittura da comune a comune.

L’aiuto sociale di base copre in generale l’affitto, le spese per l’assicurazione malattia e include un forfait per le spese correnti.

L’aiuto sociale è finanziato attraverso le imposte.

Attualmente, il sistema dell’aiuto sociale è in difficoltà a causa dell’esplosione del numero di beneficiari.

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